La società giallorossa smentisce voci su cessioni, celebra il settore giovanile e propone un patto con la città per il futuro
Barcellona Pozzo di Gotto – La Nuova Igea Virtus guarda avanti e lo fa con chiarezza, determinazione e un’apertura significativa verso il tessuto cittadino. In una nota articolata diffusa nelle scorse ore, la dirigenza del club giallorosso ha annunciato ufficialmente l’inizio della programmazione per la stagione sportiva 2025/2026, tracciando le linee guida di un progetto che punta a consolidare la crescita del club e, insieme, a costruire un nuovo patto tra sport e territorio.

Il primo messaggio che emerge con forza dal comunicato è la volontà di restare fedeli all’identità della società, nonostante le numerose offerte provenienti da altre realtà, alcune delle quali economicamente molto interessanti. “Il gruppo societario – si legge nella nota – ha scelto di continuare con convinzione il percorso intrapreso, mantenendo saldo il legame con Barcellona Pozzo di Gotto e puntando sulla valorizzazione del territorio”. Una scelta che, nel contesto attuale del calcio dilettantistico, dove spesso prevalgono logiche di convenienza o dinamiche speculative, appare come un gesto controcorrente, guidato più dalla visione che dal calcolo. Un’ulteriore smentita ufficiale riguarda poi le indiscrezioni circolate negli ultimi tempi circa presunti cambi di proprietà o cessioni del titolo sportivo. Altro punto centrale è il settore giovanile, da anni fiore all’occhiello del club. La vittoria del campionato regionale Under 15 rappresenta un traguardo importante, non solo per il prestigio sportivo, ma soprattutto per il valore simbolico che assume in un progetto fondato sulla crescita dei giovani. “Il nostro impegno nella formazione – sottolinea la società – si traduce in percorsi strutturati che seguono i ragazzi dai primi calci fino all’età adolescenziale, offrendo loro non solo competenze tecniche ma anche strumenti umani ed educativi”. Ma non è tutto. Anche l’Under 17 regionale è protagonista, pronta a giocarsi i play-off con entusiasmo e convinzione, ulteriore dimostrazione della continuità di un lavoro che ha saputo coniugare metodo, passione e visione.
Il passaggio più innovativo e potenzialmente strategico del comunicato è l’annuncio dell’intenzione di aprire un tavolo di confronto con le “forze sane” della città come istituzioni, imprese, operatori economici, associazionismo. Una vera e propria “chiamata a raccolta” con l’obiettivo di costruire insieme un progetto sportivo che sia anche sociale, duraturo e identitario. “Nei prossimi giorni – annuncia la società – presenteremo una proposta articolata per il coinvolgimento attivo del territorio, convinti che il calcio possa e debba essere motore di crescita non solo sportiva ma anche culturale e civica”. Si tratta, a tutti gli effetti, di un invito al co-protagonismo, dove il club non si pone come ente a sé, ma come soggetto attivo all’interno della comunità barcellonese.
In tempi in cui lo sport rischia di diventare solo spettacolo o business, la Nuova Igea Virtus scommette sul valore del radicamento, dell’appartenenza e del dialogo. Un progetto che guarda al campo, certo, ma anche alle scuole, alle famiglie, ai quartieri. Un modello che, se supportato, potrebbe diventare esempio per altre realtà.
