Azione a favore dell’abolizione del vincolo di esclusività nel Servizio Sanitario Nazionale.
La segreteria provinciale messinese di Azione scende in campo a sostegno della proposta della Federazione nazionale TSRM e PSTRP (Federazione nazionale degli Ordini tecnici sanitari radiologia medica e professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione) per l’abolizione del vincolo di esclusività che interessa migliaia di operatori del Servizio Sanitario Nazionale.

Un tema sensibile e importante per la sanità pubblica che, secondo Azione, è stato ignorato per molto tempo.
Nello specifico, questo vincolo attualmente in vigore, impedisce a molte figure professionali, come tecnici sanitari, infermieri, fisioterapisti, ostetriche e medici, di esercitare le attività lavorative o libero-professionali al di fuori del loro impiego nel servizio sanitario pubblico.
Quindi, in atto, fuori dall’orario di lavoro e dal luogo di lavoro, i professionisti non posso offrire le proprie competenze, neanche per sopperire a carenze urgenti o per contribuire al rafforzamento dell’assistenza sanitaria territoriale.
Secondo la segreteria provinciale di Azione, si tratta di “un limite anacronistico” con il quale si penalizza, sia gli operatori sanitari, privati di opportunità di crescita professionale e di reddito, sia i cittadini, che vedono ridotte le possibilità di accedere a servizi aggiuntivi, rapidi e flessibili sul territorio.
Secondo la segreteria provinciale di Azione: “La sua eliminazione, se regolata con serietà e trasparenza, permetterebbe:
• di aumentare l’offerta di prestazioni sanitarie sul territorio,
• di migliorare l’accessibilità alle cure
• di affrontare con più efficacia la cronica carenza di personale
• di valorizzare concretamente le professionalità interne al SSN, evitando che tanti operatori sanitari si sentano costretti a lasciare il pubblico o a rinunciare alla propria crescita”.
“È finito il tempo delle deroghe temporanee. Servono riforme strutturali”, affermano il segretario provinciale Andrea Ferrara e i delegati nazionali Letizia Sacco e Massimiliano Miceli, lanciando un appello: “Ci auguriamo che Parlamento e Governo colgano l’urgenza di questa richiesta”, per garantire “pari diritti, pari dignità e un sistema sanitario all’altezza dei bisogni dei cittadini. Il momento di agire è adesso”.
