Purtroppo la notizia che era nell’aria da qualche tempo diventa certezza: dal 1 giugno 2025 chiude la sede INPS di Barcellona Pozzo di Gotto. Per il Pd Gianluca Pantano critica questa grave situazione mentre, dall’altra parte, il Sindaco di Barcellona Calabrò parla di disinformazione. Ma andiamo con ordine.

Si era cercato di scongiurare questa situazione sin da quando, lo scorso dicembre, il Consiglio di amministrazione dell’Istituto, aveva deliberato concedendo una proroga di tre mesi, evidentemente non si è riusciti a trovare una soluzione alternativa che scongiurasse la chiusura e, nelle scorse ore i patronati della zona hanno avuto la comunicazione che con la delibera n. 137 del 18 dicembre 2024, poi prorogata di tre mesi, con il conseguente trasferimento della competenza territoriale degli uffici attraverso la rideterminazione dei bacini di utenza, suddivisi tra l’Agenzia di Patti e la costituenda Agenzia Complessa di Milazzo.
A quest’ultima saranno accorpati i Comuni di Barcellona, Castroreale, Merì e Terme Vigliatore mentre all’Agenzia Territoriale di Patti i Comini di Basicò, Falcone, Fondachelli Fantina, Furnari, Mazzarrà, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia, Rodì Milici e Tripi.
E giungono immediate le reazioni sia da parte dell’opposizione all’amministrazione che da parte dello stesso primo cittadino.
Gianluca Pantano per il Pd afferma che «con dispiacere, le promesse del sindaco e della sua Amministrazione di centrodestra, di rimandare questa decisione e di garantire degli spazi comunali idonei al fine di mantenere il servizio non sono state mantenute, lasciando l’intera comunità senza un puntodi riferimento locale, aggravando così le difficoltà di accesso ai servizi previdenziali. La chiusura dell’ufficio Inps e il trasferimento delle competenze nelle altre sedi rappresenta senza dubbio una sconfitta della politica locale, incapace di tutelare gli utenti, che provengono soprattutto dalle fasce più deboli della popolazione, oggi privati di un punto di riferimento fondamentale per l’accesso a servizi previdenziali e assistenziali. Invito il sindaco a farsi portavoce delle esigenze della nostra comunità con atti concreti, adottando tutte le iniziative necessarie perfar valerei nostri diritti e preservare i servizi essenziali».
Il sindaco Pinuccio Calabrò manifesta invece perplessità riguardo «una campagna di disinformazione che purtroppo continua». Lo stesso ribadisce che la situazione è in itinere, nulla è cambiato: «Confermo ancora una volta che nella mia ultima visita a Roma presso la direzione generale dell’istituto previdenziale, per mantenere una qualificato presidio istituzionale dell’Inps nel territorio comunale che continui la tradizionale, storica e consolidata presenza del personale Inps a servizio della nostra comunità, abbiamo acquisito piena disponibilità del direttore generale e regionale dell’Inps a creare sportelli dedicati non solo ai tradizionali servizi consulenziali previdenziali e sociali ma anche a sportelli sperimentali dedicati alle persone più fragili e di ascolto alle emergenze sociali della nostra comunità di riferimento. Penso ad esempio allo sportello dedicato al progetto Inps per tutti o consulenziale per le donne vittime di violenza, alla inclusione lavorativa dei soggetti più fragili, ai progetti di educazione previdenziale per i giovani che stanno per entrare nel mondo del lavoro. Il comune sta continuando a lavorare per mettere a disposizione dell’Inps dei locali idonei per la realizzazione di queste nuove sfide che porteranno valore aggiunto alla nostra comunità».
Come si dice in questi casi, “il tempo sarà galantuomo”: scopriremo nei prossimi mesi gli sviluppi di questa situazione che, purtroppo, va a colpire le fasce più deboli della popolazione, cittadini anziani e malati che vanno assolutamente tutelati.
