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IL PD di Milazzo verso la Conferenza Programmatica 

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Si è svolta nel pomeriggio di sabato 24 maggio, nella Sala convegni dell’Hotel Milazzo, l’Assemblea Congressuale del Circolo PD di Milazzo per la elezione del Segretario regionale.

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In seno ai lavori congressuali, il segretario cittadino Gioacchino Abbriano ha colto l’occasione per lanciare la conferenza programmatica del partito. Ha pertanto rappresentato i risultati di un’analisi che il circolo ha condotto nell’ultimo anno e mezzo sulla città e nell’occasione ha illustrato quanto ancora resta da fare. La sintesi è che, nonostante le iniziative e i cantieri aperti dall’attuale amministrazione, la narrativa di quest’ultima che vuole una Milazzo spumeggiante, i dati rappresentano invece una cittadina in difficoltà crescente: i diversi fattori di sviluppo sono in crisi (industria, porto, florovivaismo, turismo e commercio), diverse restano le crisi sociali non affrontate e i giovani trovano sempre meno motivazioni per restare.

Il segretario si è pertanto dilungato in quella che vuole essere la proposta del Partito per la risoluzione delle carenze denunciate, illustrando i contenuti di un documento posto a base del confronto con la cittadinanza e con gli altri partiti del centro sinistra milazzese. Un serie di argomenti che con gli alleati politici verranno affrontati, approfonditi e sviluppati per sfociare in quello che potrebbe essere il programma elettorale di coalizione alle prossime elezioni amministrative del 2026. Erano infatti presenti il vicecoordinatore del M5S dott. Giovanni Utano, il segretario di Rifondazione Comunista Franco Andaloro, il rappresentante di Europa Verde Giuseppe Pino.

Dopo la illustrazione del segretario cittadino ha preso la parola l’ex segretario generale provinciale della CGIL Giovanni Mastroeni. Questi ha manifestato la sua disponibilità a mettere la propria esperienza a servizio dei “compagni del PD della sua Milazzo”, cittadina nella quale è cresciuto, si è formato e che ha poi seguito negli anni nel suo ruolo di dirigente sindacale. Infatti, il suo è stato un apprezzato approfondimento sulle condizioni di lavoro in città e sul possibile sviluppo industriale nell’ottica di una transizione ecologia sostenibile che salvaguardi il lavoro e l’ambiente. Un processo, che dovrebbe continuare sotto la cabina di regia del consiglio comunale e che coinvolga i rappresentanti politici nazionali e regionali, le aziende, le parti sociali, una eredità che comunque era stata lasciata dall’amministrazione precedente, che l’attuale non ha saputo cogliere.

Ha concluso poi il segretario Provinciale PD Armando Hyerace, il quale non ha nascosto le difficolta che il partito sta vivendo in Sicilia, con un congresso regionale che non vede partecipare quella parte del partito che non riconosce la candidatura, a questo punto unica, del segretario uscente.

Hyerace ha confermato la posizione del partito accanto alla CGIL nella promozione dei cinque “SI” sui quesiti referendari del 8 e 9 giugno 2025 e criticato l’assenza di progetti del governo nazionale sulla provincia messinese ad esclusione del Ponte sullo stretto. Al termine degli interventi, si sono prolungate le attività congressuali che in conclusione hanno visto la chiara indicazione di confermare Anthony Barbagallo alla segreteria regionale.

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