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Tripi. Finalmente nasce “Tripi-Abakainon”

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A quasi un anno dal referendum con cui i cittadini tripensi hanno scelto il cambio della denominazione del proprio Comune, ieri pomeriggio arriva il via libera dall’Assemblea regionale siciliana.

Il 9 giugno 2024 i tripensi hanno scelto con 390 “sì”, che rappresentano più del 90% dei cittadini, il cambio denominazione del proprio Comune in Tripi-Abakainon.
È stata una grande soddisfazione dell’Amministrazione e soprattutto sel Sindaco, Michele Lemmo che ha creduto in questa battaglia per la storia, per le radici del proprio Comune, riuscendo ad ottenere un grande risultato.
Michele Lemmo già nel 2023 cominciava il percorso di cambio denominazione facendo istanza al Dipartimento delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, chiedendo anche l’autorizzazione a proporre il quesito referendario ai cittadini tripensi, che è finito con un plebiscito e concluso l’iter ieri 28 maggio 2025 con l’approvazione dell’Ars.

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Qual è il significato del toponimo Abakainon nella denominazione del Comune di Tripi?
Abakainon rinasce dopo 2 mila anni, infatti è una denominazione che risale all’antica Città siculo-greca. Per quello che oggi conosciamo, il primo a scrivere di Abakainon è stato Thomae Fazellus nel 1558 che riportava nel suo “De rebus siculis decades duae” di aver visto i segni di una grande Città greca distrutta nel territorio di Tripi e 50 anni dopo, nel 1604, Bonfiglio, alla luce degli scritti dello storico Diodoro, identificava nel territorio di Tripi quella che sarebbe stata la Città greca di Abakainon. Ma la conferma definitiva è stata data da Salinas che nel 1886 rinvenne due monete con legenda “Abakainon”. Questo è stato l’elemento incontrovertibile che ha permesso di inserire Tripi nella storia della Sicilia e che ha restituito ad Abakainon il ruolo che ha ricoperto nella storia greca dell’Isola.


Ovviamente gli studi storici ed archeologici continuano fino agli anni 2000, cosa che ha permesso all’amministrazione di raggiungere questo traguardo importante che avrà delle ricadute sulla valorizzazione storica, archeologica e paesaggistica per una crescita turistica ed economica del territorio.


Il sindaco Michele Lemmo, con grande gioia e commozione ha commentato questo traguardo: “Ringrazio tutti i fautori di questa “meraviglia”, un evento storico con cui ridiamo dignità al nostro maestoso passato. Ringrazio – continua Lemmo – la Presidenza dell Regione, l’Assemblea regionale, l’Assessore alle Autonomie Locali, il Presidente dell’Ars e tutti i deputati regionali che hanno portato avanti con passione questo percorso. Siamo felici – conclude Lemmo – e il più grande ringraziamento va alla comunità tripense che l’anno scorso, con un plebiscito nel referendum ha voluto questo grande ritorno al passato su cui costruire un radioso futuro”.

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