Roma – Il Giro d’Italia 2025 si conclude con la tradizionale passerella finale nella splendida cornice della Capitale. Per Simon Yates una passerella tra Fori Imperiali, chiudendo ufficialmente il 108° Giro da vincitore assoluto, dopo una corsa vinta con intelligenza e freddezza. Un successo che riporta un grande giro alla Visma Lease a Bike, grazie a una condotta di gara impeccabile, favorita anche dagli errori degli avversari. Sul podio finale con Yates salgono il messicano Isaac Del Toro, secondo, e l’ecuadoriano Richard Carapaz, terzo. Ottima la prestazione degli italiani, con Damiano Caruso quinto a 7’32” e il giovane Giulio Pellizzari sesto a 9’28”, che chiudono tra i primi sei della classifica generale.

La 21a e ultima tappa si svolge interamente a Roma, con un percorso spettacolare che ha unito litorale e centro storico. Dopo la partenza nella zona dell’EUR, i corridori lambiranno la Città del Vaticano e raggiugeranno Ostia, per poi rientrare verso il cuore della città. Il finale è sviluppato su un circuito cittadino di 9,5 km da ripetere otto volte, toccando luoghi iconici come via dei Fori Imperiali, Corso Vittorio Emanuele II, il Lungotevere, via di San Gregorio e l’arrivo al Circo Massimo. Un tracciato tecnico e suggestivo, tra lunghi rettilinei, curve insidiose e alcuni tratti in pavé, che farà da cornice ideale al brindisi del gruppo e allo sprint finale, atteso come sempre nelle ultime tappe di un grande giro. La passerella romana sarà l’occasione per celebrare il successo di Yates, ma anche un palcoscenico per i velocisti. Sul circuito cittadino si prevede un arrivo in volata, con un rettilineo finale di 350 metri su asfalto, largo 8 metri e con una lieve pendenza al 5% a metà dell’ultimo chilometro. Tra i favoriti spiccano Mads Pedersen, Olav Kooij, Casper Van Uden, Corbin Strong, Kaden Groves e Orluis Aular.
Il Giro d’Italia si chiude così tra festeggiamenti e rimorsi, con Roma ancora una volta palcoscenico ideale per l’ultimo atto della Corsa Rosa. Per Simon Yates è il coronamento di una carriera da campione e, forse, l’inizio di una nuova fase per la Visma, che torna regina nei grandi giri.
