Messina – Di fronte a una nuova stagione che si preannuncia densa di aspettative, l’Akademia Sant’Anna continua a definire i tasselli di un progetto tecnico sempre più orientato al futuro. Uno di questi tasselli, tra i più promettenti del panorama nazionale, è senza dubbio quello rappresentato da Giulia Viscioni. Classe 2004, 185 cm di tecnica, forza e consapevolezza, la schiacciatrice abruzzese approda a Messina con il chiaro obiettivo di diventare protagonista.

Viscioni è uno di quei profili che, nonostante la giovane età, porta con sé un curriculum da atleta già rodata nei grandi palcoscenici. Originaria di Sant’Omero, in provincia di Teramo, ha iniziato il suo percorso nei settori giovanili di Volley Fusion e Volleyrò Casal de’ Pazzi, due ambienti in cui il talento si affina e il carattere si forma. E infatti, già nei primi anni di carriera, Giulia ha raccolto premi individuali di rilievo, come l’MVP della finale scudetto Under 17, ma soprattutto ha lasciato il segno nel sistema delle Nazionali giovanili, diventandone una pedina fissa. Dopo l’esperienza giovanile, il salto nei club senior è avvenuto sotto la guida della Federazione, nella struttura tecnica di Club Italia, dove ha collezionato 31 presenze e 250 punti. A seguire, il passaggio in una piazza calda e ambiziosa come Perugia, dove ha conquistato la Coppa Italia di A2 e la promozione nella massima serie. L’ultima stagione, a Mondovì, l’ha vista ancora protagonista con 313 punti complessivi in 26 partite, un bottino che parla di continuità e di efficacia. Ora, con la maglia numero 9 dell’Akademia, Giulia si prepara a una nuova tappa del suo viaggio sportivo. Una tappa che sa di sfida, di ambizione, ma anche di connessioni emotive.
Dietro ogni scelta sportiva ci sono motivazioni tecniche e professionali, certo. Ma a volte, come nel caso di Giulia, ci sono anche elementi umani che fanno la differenza. La chiamata dell’Akademia è arrivata in un momento chiave, con un progetto serio e una guida tecnica di valore: “Conosco coach Bonafede da tempo, non come allenatore ma come padre. La figlia, Carola, gioca a Volleyrò e con lei ho condiviso parte del mio percorso giovanile. Negli anni ci siamo incrociati spesso, e quando è arrivata la possibilità di lavorare con lui, ho sentito subito che poteva essere l’ambiente giusto. Mi hanno sempre detto che è un allenatore capace di tirare fuori il meglio da ogni atleta. Questo per me ha contato moltissimo”. Ma c’è anche un legame affettivo che unisce Giulia alla Sicilia, infatti Roberto Russo, centrale della Sir Perugia e della Nazionale, è il suo compagno. Le radici siciliane di Roberto e della sua famiglia sono un’ulteriore motivazione che ha spinto Giulia a scegliere Messina: “La Sicilia è anche la terra del mio fidanzato. E sì, è stata la spinta in più nella scelta. Qui sento di poter costruire qualcosa che unisca il professionale e il personale”.
In campo, Giulia nasce opposta, ma negli ultimi anni ha saputo reinventarsi anche da schiacciatrice di posto 4, adattandosi alle esigenze della squadra e alle indicazioni degli staff tecnici federali: “Attaccare da due mi è sempre venuto naturale, mi divertiva. Poi, però, ho cominciato a lavorare da posto 4. Una trasformazione voluta anche dai tecnici della Nazionale. È un ruolo che oggi sento mio, che mi stimola, e credo possa essere quello definitivo”. Questa doppia competenza è un patrimonio tecnico prezioso per qualsiasi allenatore. Bonafede potrà contare su una giocatrice che offre soluzioni diverse, capace di incidere in attacco e di essere solida in seconda linea. L’esperienza internazionale ha segnato profondamente il percorso di Giulia. Argento al Mondiale Under 18 (con premio come miglior opposta), oro all’Europeo Under 19, partecipazione con la Under 22 e, infine, convocazione allo stage A2 con Julio Velasco nel 2025. Un curriculum che testimonia non solo il talento, ma anche la tenuta mentale e la capacità di adattamento:“Indossare la maglia azzurra mi ha insegnato tanto: disciplina, rigore, il valore del lavoro quotidiano. È una preparazione diversa da quella settimanale dei club. L’obiettivo? Ovviamente, un giorno, la Nazionale seniores”. Ma non è solo la tecnica a fare la differenza. Le tante città vissute, i compagni incontrati, gli staff tecnici con cui ha collaborato hanno contribuito a formare anche la persona:“Da ogni esperienza mi porto via qualcosa. Le persone conosciute, le lezioni dentro e fuori dal campo. Sono cresciuta come atleta ma anche come persona. E oggi arrivo a Messina con quella consapevolezza”.
Il futuro immediato si chiama Akademia Sant’Anna. E Giulia, pur senza fare proclami, sa bene che ci sarà da lavorare tanto e bene: “Non so che tipo di stagione sarà. So però che avremo un gruppo costruito con intelligenza e che avrà voglia di lavorare. Mi auguro potremo toglierci delle belle soddisfazioni. Sarà importante affrontare insieme anche i momenti difficili: perché arriveranno, come in ogni annata”.
Non poteva mancare un messaggio diretto ai supporters messinesi:“Mi hanno parlato molto bene dei tifosi dell’Akademia. Della loro passione, del calore. Non vedo l’ora di conoscerli e di sentirli al nostro fianco. Per me, il pubblico è sempre stato fondamentale. È l’ottavo giocatore in campo. E spero di renderli orgogliosi di noi, ogni giorno”.
L’arrivo di Giulia Viscioni rappresenta, per l’Akademia Sant’Anna, molto più di un semplice rinforzo tecnico. È una dichiarazione d’intenti, investire in atlete giovani ma già abituate all’alto livello, capaci di portare energia, qualità e visione. In Giulia, il club messinese ha trovato tutto questo.
