La deputata del Movimento 5 stelle, Jose Marano, vicepresidente della Commissione Ambiente, Territorio e Mobilità all’Assemblea regionale siciliana interviene attraverso un comunicato stampa sulla questione del trasporto pubblico locale.
Jose Marano incentra il proprio comunicato “sull’audizione relativa all’attuazione del piano di risanamento della Partecipata regionale”, incalzando l’Assessore della Mobilità al raggiungimento di maggiore efficienza e sulla tutela dei lavoratori. Nel comunicato inizia con una domanda: “Dare dignità all’Ast e al trasporto pubblico locale? Missione fallita dal governo regionale”.

Successivamente punta il dito contro il Governo perché “alcuni esponenti dell’ Esecutivo avevano annunciato sulla stampa il raggiungimento di una maggiore efficienza di gestione e tutela dei lavoratori. Tuttavia, dall’audizione del presidente della Partecipata regionale, Alessandro Virgara, dei dirigenti del dipartimento e dell’assessore Aricò, non mi pare proprio che l’agognata svolta sia proprio dietro l’angolo. Sono emerse piuttosto molte criticità – continua la deputata – di una certa rilevanza che la dicono lunga sulla distanza siderale che ci separa da quel futuro industriale definito e da quell’assetto stabile e moderno dell’Azienda regionale che questa maggioranza ci ha venduto come traguardi raggiunti”.
Inoltre continua si sofferma sulla carenza del parco mezzi e sul passaggio di alcune tratte a gestori privati: “A pochi giorni dal completamento della trasformazione in house dell’Azienda regionale restano in piedi molte incognite a cominciare dal fatto che molte delle tratte più redditizie sono passate nelle mani dei privati. Pesa come un macigno anche l’inadeguatezza del parco mezzi: autobus vetusti o addirittura in stand by perché per circolare attendono l’ok da Roma”. Successivamente si sofferma sul personale, spiegando che “Anche il nodo relativo all’esubero del personale non è stato sciolto: il futuro di decine e decine di lavoratori resta incerto e le promesse relative ad una stabilizzazione degli interinali, al momento, restano tali. Se da un lato il risanamento economico-finanziario può dirsi completato grazie all’ennesima pioggia di milioni, dall’altro non sembrano esserci i presupposti per garantire un servizio di trasporto pubblico degno di questo nome”.
Alla fine si interroga su quello che era stato posto come rilancio: “Risultato? Il rilancio industriale di Ast, dato per certo, si è rivelato un grande buco nell’acqua. Senza un serio cambio di passo sotto il profilo della gestione manageriale, i cittadini continueranno a subire i disagi di un servizio senza qualità che lede il loro diritto alla mobilità.”



