Ad oggi quasi 50 mila visualizzazioni e 10 mila commenti per il provvedimento disciplinare che lo riguarda, firmato dall’amministratore delegato RAI Giampaolo Rossi e dal direttore delle Risorse Umane Felice Ventura, postato sul suo profilo da Sigfrido Ranucci, autore e conduttore della fortunata trasmissione di Rai3 Report.

“Lei è un capo redattore con qualifica di vicedirettore “ad personam” nell’ambito della Direzione Approfondimento. Risulta che in data 6 maggio 2025 Lei abbia partecipato alla trasmissione “Otto e mezzo” in onda su “La 7”, ospite di Lilli Gruber. Risulta ancora che il 7 maggio 2025 sia stato pubblicato, sul quotidiano “La Nuova Sardegna”, un articolo di Alessandro Pirina dal titolo “E’ diminuita la libertà di stampa, ma anche la gente che si informa” contenente un’intervista da Lei rilasciata al
predetto giornalista. Risulta, altresì, che Lei, di Sua iniziativa, sia intervenuto telefonicamente nel corso della puntata del 17 aprile 2025 del programma “Piazza Pulita” in onda su “La7”. Risulta infine che il 24 maggio 2025 Lei abbia presentato il Suo libro “La Scelta”” a Piazza Ferretto a Mestre. Al riguardo rileviamo come tali Sue iniziative siano avvenute in assenza della necessaria autorizzazione aziendale, in contrasto con la vigente normativa in materia di incompatibilità e divieti nel settore giornalistico e con quella in tema di rapporti con gli organi di informazione.
La invitiamo, pertanto, per il futuro, anche in considerazione del ruolo da Lei rivestito, a porre maggiore attenzione all’osservanza delle normative aziendali. Certi della Sua collaborazione, porgiamo distinti saluti”.
Risentitissimo il commento del conduttore della più vista trasmissione italiana di inchieste giornalistiche, portata al successo da Milena Gabanelli, soprattutto per l’interferenza dei vertici dell’azienda in merito alla presentazione del suo libro “La scelta” a Mestre.
E non solo, perché a quanto pare almeno in una delle occasioni contestateci sarebbe stata l’autorizzazione del suo direttore Paolo Corsini.
“Se devo prendermi un provvedimento per aver promosso e difeso la squadra e un marchio storico della Rai come Report, tutelato la libertà di stampa , lo accetto con orgoglio. Oltretutto arriva dopo le interrogazioni di Fi sull’inchiesta su Mori e la commissione Antimafia, e la denuncia di Fazzolari (Giovanbattista Fazzolari sottosegretario alla Presjdenza del Consiglio dei Ministri ndr) per la puntata su Mediobanca”.
Sono state le amare considerazioni conclusive di Ranucci.
(Luigi Politi)



