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Ponte Mela, neanche a luglio sarà pronto. Il Sindaco Calabrò denuncia “una situazione divenuta insostenibile!”

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Purtroppo non verrà rispettata neanche la scadenza di luglio riguardo la riapertura del Ponte sul torrente Mela, l’importante arteria che unisce i comuni di Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo: una lettera del 26 giugno dall’ingegnere capo del Genio civile di Messina, Santi Trovato, nominato Rup del procedimento, informa sullo slittamento a tempo indeterminato della riapertura al transito dell’opera viaria.

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Viene poi chiesto ai sindaci di Barcellona e Milazzo la collaborazione per riaprire il bypass, la cosiddetta “bretella” che tanto ha diviso nei mesi scorsi. Intanto l’impresa esecutrice ha informato che all’origine del nuovo stop vi sarebbero ritardi nella consegna di componenti strutturali necessari per il completamento dell’impalcato.

Ed il sindaco Pinuccio Calabrò, che ha visto sfumare anche il traguardo di metà luglio, fissato dal Genio civile, ha scritto alla Prefettura, al Genio Civile, al Comune di Milazzo e alla Città Metropolitana di Messina, per chiedere conto e ragione dell’ulteriore rinvio: nel documento, il primo cittadino di Barcellona esprime profonda preoccupazione per il perdurare dello stallo e «per la totale assenza di una data, anche indicativa, di fine lavori». Calabrò denuncia come la situazione sia divenuta ormai insostenibile per l’intera comunità, che continua a subire i disagi di una viabilità interrotta e una mobilità fortemente compromessa.

«Si parla di presunte difficoltà nelle forniture, ma è mai possibile che per un’opera in corso da anni le necessarie componenti non siano state programmate con largo anticipo? Sono quotidianamente subissato dalle giuste e fondate lamentele dei miei concittadini, che da un lato non riescono a intravedere la fine di questo infinito percorso e dall’altro osservano che sul posto sono impiegate pochissime maestranze e modeste attrezzature. Ciò non lascia ben sperare circa una rapida conclusione dell’opera».

Quanto alla riattivazione della bretella provvisoria, Calabrò ribadisce che «alla luce dello stato di dissesto finanziario in cui versa il Comune, l’Amministrazione comunale non ha alcuna competenza gestionale né sull’intervento per la riapertura dell’infrastruttura, ma al tempo stesso resta altissimo, soprattutto per ragioni legate alla sicurezza, sanità e sviluppo economico dell’intero comprensorio».

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