Sarà lui il nuovo allenatore rossoblù
Milazzo – La SS Milazzo ha ufficializzato il nuovo tecnico per la stagione 2025/2026. Si tratta di Gaetano Catalano, figura storica del club, pronto a guidare ancora una volta la prima squadra nel campionato di Serie D. Un ritorno carico di significati e di ricordi, che riannoda il filo di un legame profondo e mai spezzato tra il tecnico messinese e la piazza mamertina.

Catalano, classe 1968, ha scritto pagine indelebili della storia del Milazzo, sia in campo che in panchina. Arrivato nel 1989 da giovane difensore, ha indossato la maglia rossoblù per ben dodici stagioni complessive, fino al 1998 e poi dal 2001 al 2004, collezionando quasi 400 presenze ufficiali. Un numero che lo consacra come il calciatore più presente nella storia del club, nonché capitano simbolo in anni di battaglie sui campi dilettantistici siciliani e non solo. Terminata la carriera da calciatore, Catalano ha iniziato proprio a Milazzo il suo percorso da allenatore. Nella stagione 2008/2009, da vice di Antonio Venuto, fu protagonista della vittoria del campionato di Eccellenza e della successiva promozione in Serie D. L’anno seguente, il Milazzo centrò una storica promozione tra i professionisti, accedendo alla Serie C2 per la prima volta nella sua storia. Nel 2011, dopo l’addio di Venuto e una breve parentesi di Amura, fu lo stesso Catalano a sedersi sulla panchina da primo allenatore, conducendo la squadra a una salvezza determinante in Serie C2, risultato che permise ai mamertini di disputare anche la stagione successiva nel calcio professionistico. La crescita professionale del tecnico proseguì poi con importanti esperienze in altre piazze ambiziose. Nell’estate 2012 fu chiamato dal Messina, con cui vinse il Girone I di Serie D, riportando i giallorossi tra i professionisti. Dopo la conclusione dell’esperienza in riva allo Stretto nel 2013, Catalano ha guidato diverse squadre tra Serie D ed Eccellenza, dimostrando capacità tattiche, carisma e una spiccata propensione alla valorizzazione dei giovani. Tra i risultati più significativi spiccano la promozione con l’Acireale nel 2017, raggiunta dopo un ottimo secondo posto in campionato e la vittoria dei playoff nazionali, e quella ottenuta con il Paternò nel 2020, al termine di un altro campionato di vertice. Confermato anche nella stagione successiva, Catalano ha poi proseguito il suo percorso al Rotonda in Serie D e successivamente al Pro Favara, squadra con cui ha sfiorato la promozione in due annate consecutive, chiudendo al terzo posto nel 2022/2023 e al secondo nel 2023/2024, sfiorando l’impresa nei playoff nazionali. Nella stagione appena conclusa, Catalano ha nuovamente allenato il Paternò, neopromosso in Serie D, concludendo il campionato con un sorprendente settimo posto nel Girone I, un risultato che testimonia la sua solidità come guida tecnica anche in contesti competitivi. Il ritorno a Milazzo arriva dunque in un momento cruciale per il club rossoblù, impegnato nella costruzione di un progetto che punti alla stabilità e alla valorizzazione della categoria. La società ha deciso di affidarsi a un profilo conosciuto, competente e soprattutto legato alla maglia, nella consapevolezza che solo con il lavoro, la compattezza e l’entusiasmo si potrà affrontare un campionato difficile come quello di Serie D.
Catalano ha salutato il suo ritorno con parole che testimoniano l’amore viscerale per questi colori: “Per me è un piacere tornare a Milazzo, dove ho trascorso anni belli e intensi da calciatore e dove ho iniziato la mia carriera di allenatore. Conosco bene la piazza, so che affronteremo un campionato difficile e molto competitivo. Ma quest’anno abbiamo un obiettivo importante, quello di mantenere una categoria del calibro della Serie D. Per farlo c’è bisogno di tutti: dalla società al direttore passando per lo staff, i calciatori e soprattutto i tifosi. Milazzo ha un pubblico fantastico che vive di calcio. Sono sicuro che con l’aiuto di ogni componente potremo toglierci delle soddisfazioni”.
Con il ritorno di Gaetano Catalano, la SS Milazzo non solo ritrova un allenatore preparato e ambizioso, ma soprattutto un uomo di calcio che incarna i valori, la storia e l’identità del club. Un nuovo capitolo ha inizio, con lo sguardo rivolto al futuro ma con solide radici nel passato.
