Provvedimento eseguito dalla Polizia di Stato a seguito degli accertamenti di carattere patrimoniale svolti dagli agenti della Squadra Mobile di Messina e del Commissariato di Barcellona Pozzo di Gotto, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia: sequestro di beni per un valore di circa 250.000 euro emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Messina, su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal dott. Antonio D’Amato.

Oggetto del provvedimento due uomini e due donne arrestati lo scorso 14 gennaio ritenuti membri attivi della “famiglia mafiosa barcellonese”, indagati per associazione di tipo mafioso, peculato ed estorsione aggravati dalle finalità mafiose. Le indagini svolte hanno accertato la riconducibilità di un’impresa operante nel settore dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, di rifiuti speciali e demolizione dei veicoli con sede in Barcellona PG, ad un esponente della famiglia mafiosa dei barcellonesi ed ai suoi familiari, nonostante questa fosse confiscata, sia in sede penale che di prevenzione, ed affidata ad un amministratore giudiziario sin dall’anno 2011.
Le indagini patrimoniali hanno permesso di appurare che i beni sequestrati costituiscono provento di attività illecite. In particolare, il sequestro, finalizzato alla futura confisca dei beni, riguarda somme di denaro, un fondo comune di investimento e due autovetture riconducibili agli indagati ovvero ai loro più stretti congiunti, per un valore complessivo di circa 250.000 euro.



