La burocrazia mette a rischio la salute pubblica, sette mesi di attesa per un piano terapeutico. Interviene il deputato all’Assemblea regionale siciliana di Sud chiama Nord, Matteo Sciotto.
Il deputato regionale di Sud chiama Nord Matteo Sciotto, interviene, scrivendo alla Direzione sanitaria dell’ospedale “Fogliani” di Milazzo, su una situazione emblematica. Da sette mesi una cittadina del comprensorio attende l’approvazione del piano terapeutico per curare una patologia rara diagnosticata nel 2024 da un centro specializzato di Catania. Attesa che mette a dura prova la paziente e compromette il suo stato di salute, costringendola a sostenere il peso economico delle cure.

A parere di Sciotto, questo è un caso emblematico che mostra tutte le inefficienze del sistema sanitario. Nonostante la diagnosi sia stata tempestiva e anche il riconoscimento all’esenzione per la malattia rara, tutto si blocca poi nelle strade tortuose della burocrazia. Il piano terapeutico è fondamentale per ottenere i farmaci salvavita a carico del Servizio Sanitario Nazionale e in questo caso è stato trasmesso all’Asp di Messina ben cinque mesi dopo la diagnosi, che invece di approvarlo, lo ha respinto per “mancanza di elementi formali”. A questo punto è stato redatto e inviato un altro piano ma che al momento è ancora fermo alla Direzione Sanitaria dell’Ospedale “Fogliani” di Milazzo, in attesa di un’autorizzazione che tarda ad arrivare. Nel frattempo la paziente deve continuare la terapia a spese proprie, con un costo mensile di circa 200 euro, costo che si aggiunge al peso della malattia. L’inefficenza della macchina amministrativa sanitaria non ha evitato questa spesa. “Questo non è accettabile. Non possiamo permettere che i cittadini vengano abbandonati dalla sanità pubblica e costretti a sostenere spese ingenti per curarsi, soprattutto quando si tratta di patologie rare che richiedono terapie specifiche e continuative”, afferma Matteo Sciotto.
Molto chiara la richiesta di Sciotto: un intervento immediato per sbloccare la pratica e garantire alla paziente l’accesso gratuito alle cure cui ha diritto. La battaglia promossa da Sciotto non si ferma qui, ma spiega che continuerà a vigilare affinché non si verifichino più episodi del genere. “La salute non può aspettare i tempi della burocrazia – conclude Sciotto – I nostri cittadini meritano rispetto e cure tempestive”.
