19.3 C
Milazzo

Barcellona Pozzo di Gotto. Consiglio restituisce al mittente contributo regionale

Pubblicato il :

A Barcellona Pozzo di Gotto, la bocciatura della proposta di variazione del bilancio, alla seduta Consiliare del 15 luglio, che ha fatto perdere al Comune di Barcellona un contributo regionale di 10 mila Euro, ha acceso lo scontro tra Amministrazione e opposizione.

- Advertisement -

Nello specifico, il botta e risposta si è avuto tra il consigliere Antonio Mamì, a capo di uno dei gruppi di opposizione, quello denominato Città Aperta, e l’assessore Salvatore Coppolino, intorno alla questione relativa al fatto che la maggioranza, a sostegno del sindaco Giuseppe Calabró, non è riuscita, con le proprie forze, a fare iscrivere la somma di un trasferimento regionale nel bilancio dell’Ente.

L’approvazione della relativa proposta di variazione contabile sarebbe infatti mancata sebbene i consiglieri di opposizione presenti siano stati soltanto otto e la maggioranza avesse potuto contare su dodici, non tutti presenti, del totale di 24.

In ogni caso, per Mamì la bocciatura si è resa necessaria – come ha spiegato in una nota –  in quanto “Il Movimento Città Aperta ormai da tempo si è dichiarato contrario alla pratica dei ‘fondi mancia’, fatti arrivare selettivamente solo per la conoscenza con questo o quel deputato regionale e che servono a finanziare spese voluttuarie, pratica che stride fortemente con la situazione di dissesto in cui versa l’Ente, privo dei servizi essenziali sui quali l’Amministrazione è stata capace solo distruggere e non di creare. La contrarierà – ha continuato- è ancora più forte oggi, visti i gravi scandali che stanno venendo alla luce a livello regionale proprio sul tema della gestione di questi ‘fondi mancia’, a testimonianza di quale sia il reale scopo – meramente elettorale – che sottende a queste iniziative.”

Dal canto suo, l’assessore Coppolino fa conoscere che il finanziamento era stato ottenuto con la partecipazione ad un bando pubblico, senza che nulla avesse a che vedere con le argomentazioni di Mamì, e sarebbe servito per la realizzazione di un evento di Street Food, con annesse attività collaterali, nella frazione balneare di Calderà.

Infatti – precisa Coppolino – “questo contributo di 10 mila euro, che la nostra Città avrebbe potuto incamerare, avrebbe supportato le casse comunali, trattandosi di uno stanziamento di somme da parte dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura attraverso apposito bando al quale abbiamo aderito con una nostra idea progettuale. Nessuna mancetta, quindi. Perciò mi sento di tranquillizzare Città Aperta – continua l’assessore- anche sul presunto timore di entrare nel vortice di ‘gravi scandali che stanno venendo alla luce a livello regionale’. State pur certi e lo ribadiamo: noi, in questa Città, non abbiamo preso, non accettiamo e non accetteremo mance.”

E conclude “I consiglieri comunali tutti di questa Città che si sono assunti la responsabilità di bocciare questo provvedimento non hanno fatto ‘scruscio’. Ma hanno dato conferma di un dato che ahimè è intriso di amarezza: questa non è politica. Semplicemente perché sembra che non si riesca a guardare oltre il proprio naso. E la Città se ne è già resa conto”.

(nella foto: il consigliere Mamì (in alto) e l’assessore Coppolino)
- Advertisement -

Articoli Correlati

- Advertisement -spot_img
- Advertisement 4 -spot_img