Un gruppo (25) di ex compagni delle elementari, anno 63/67 Scuola sita in via Medici a Barcellona, si è riunito per un raduno che ha riportato in vita ricordi ed emozioni del passato.

L’evento, organizzato con grande entusiasmo, è stato un’occasione unica per rivedere volti familiari, riallacciare legami e condividere le esperienze di vita che ognuno ha affrontato nel corso degli anni.
Il raduno, avvenuto il 31 luglio presso l’hotel ristorante Il Gabbiano di Terme Vigliatore, ha visto la presenza di un gran numero di compagni: Accetta Tindaro; Aliberti Salvatore; Bilardo Domenico; Bonina Vincenzo; Biondo Santi; Biondo Giuseppe; Bucalo Antonino; Caliri Domenico; Chillemi Salvatore; Cicciari Ottavio; Dario Orazio; Foti Carmelo; Fugazzotto Antonio; Fugazzotto Benito; Fugazzotto Mario; Giunta Giuseppe; Isgrò Giovanni, Longo Salvatore; Maimone Giuseppe; Tesauro Francesco.
Inizialmente, fra i radunati c’è stata perplessità; parecchi si erano persi di vista, lasciate le scuole elementari nel lontano 67, la vita li aveva divisi, ma è bastato poco per rompere l’impasse iniziale, l’atmosfera è cambiata; calore e allegria hanno reso tutti pimpanti.
Per i residenti fuori Barcellona, è stata l’occasione di rivedersi con tutti, abbracci calorosi e risate sincere, un legame profondo che era confuso fra i volti dimenticati.
Oggi le capigliature hanno cambiato colore, ma i volti sono tornati alla mente, nonostante il lungo periodo trascorso dopo la quinta elementare, durante la serata, i ricordi del passato sono affiorati con una forza straordinaria, ognuno ha avuto modo di raccontare la propria storia di vita, lavorativa e di famiglia, partecipando le gioie, le sfide e le conquiste di gioventù che hanno plasmato il carattere nel corso degli anni.
Nonostante qualche ruga e i capelli bianchi, alcuni anche senza, l’energia giovanile e l’entusiasmo per la vita si sono dimostrati immutati, certo, alcuni hanno fatto i conti delle medicine che oggi assumono; tutti hanno, oggi, imparato a convivere con le proprie patologie, ma per una sera sono serviti a dare consigli al commensale vicino.
Durante la serata, sono riaffiorati i vecchi scherzi, le lezioni dell’indimenticabile e unico Maestro: Sebastiano Raimondo, le cui tecniche formative hanno cresciuto ragazzi che oggi sono, quasi tutti, pensionati e che lo ricordano ancora con affetto, gioia e tenerezza”.
Giuseppe: “Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal fatto che,le vite dei compagni di classe si sono intrecciate in modo sorprendente, alcuni hanno costruito una carriera di successo, altri hanno dedicato il loro tempo alla famiglia e ad altre passioni, ma tutti hanno portato con sé una ricchezza di esperienze e di saggezza che stasera hanno condiviso con i compagni di un tempo”.
Antonio ha sottolineato come il tempo è rimasto sospeso ed è bastato incontrarsi per fare affiorare i ricordi delle persone che hanno condiviso con lui un periodo così formativo della propria vita, momenti di un vissuto indimenticabile; anche se ci siamo ha tratti persi di vista, la nostra memoria è rimasta intatta”.
Salvatore: “Il raduno conviviale ha dimostrato che l’amicizia è un tesoro senza tempo, capace di resistere alle distanze e di riunire le persone anche dopo decenni, a distanza di 62 dell’inizio del primo giorno di scuola, i compagni di classe hanno scoperto che il loro legame è un filo indissolubile che non si spezzerà mai”.
Tutti hanno voluto ringraziare i compagni che hanno creato il gruppo e che con determinazione hanno reso possibile la serata, grazie perché hanno permesso a chi vive fuori sede di risentirsi sui banchi di scuola con tutti i compagni. Alla fine tutti hanno espresso il desiderio di radunarsi ancora.
