Nubifragio e incuria rischiano di provocare una tragedia: sabato scorso a Randazzo, sulla SS116, è crollato il parapetto del ponte San Giuliano, già danneggiato nell’alluvione del 2021.

Sui social sono state immediatamente postate, in tempo reale, le spaventose immagini che hanno fatto il giro del mondo, il ponte è stato precauzionalmente chiuso ma dovrebbe riaprire a breve, a senso unico alternato.
I tecnici sono al lavoro e si parla di un investimento di 1 milione di euro per ricostruire parapetti e pile già stanziato, ma i ritardi nella manutenzione, denunciati da anni, hanno aggravato la situazione.
La paventata chiusura del ponte, vitale per i Nebrodi, rischia di isolare comuni come Santa Domenica Vittoria, dipendenti da Randazzo per servizi sanitari, scuole e commercio.
Chiudiamo con le dichiarazioni a caldo dell’On. Bernadette Grasso che scrive: «Il crollo di queste ore del Ponte San Giuliano a Randazzo rappresenta un fatto gravissimo: la SS 116 Capo d’Orlando – Randazzo è un’arteria vitale per cittadini, imprese e commerci che collega le province di Catania e Messina, fino a Palermo. Già due anni fa, con un’interrogazione parlamentare all’ARS, avevo sollevato il problema, evidenziando: l’importanza strategica dell’opera per decine di comuni dei Nebrodi e del versante nord-occidentale dell’Etna; per chiedere lo stato di avanzamento del progetto, con ANAS che aveva già completato uno studio di fattibilità, firmato un Accordo di Programma Quadro con la Regione Siciliana e stanziato 1,8 milioni di euro per la progettazione, a fronte di un costo complessivo stimato in 850 milioni di euro; e infine la necessità di un cronoprogramma chiaro e di un tavolo programmatico per monitorare l’opera. Oggi, a seguito del crollo del Ponte a Randazzo mi unisco all’appello della segreteria cittadina di Forza Italia a Randazzo e ribadisco che è indispensabile convocare con urgenza un Tavolo Tecnico con Protezione Civile, Genio Civile, Autorità di Bacino, Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine e Comuni interessati, per valutare i danni, predisporre interventi immediati di messa in sicurezza e definire un piano strutturale per il ripristino definitivo della viabilità. La sicurezza dei cittadini e la continuità dei collegamenti hanno assoluta priorità per il territorio».



