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Vuelta a España 2025 – Analisi 1a tappa – Torino Venaria Reale-Novara (km 186,7)

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Piemonte inaugura la corsa rossa. Da Venaria a Novara il primo sprint per la Maglia Rossa

Torino – La Vuelta a España a 2025 si apre con⁰⁰ un evento senza precedenti: per la prima volta nella sua lunga storia la corsa iberica prende il via dall’Italia, regalando al Piemonte tre giornate di grande ciclismo. La partenza inaugurale è fissata dalla Reggia di Venaria Reale, splendida residenza sabauda alle porte di Torino, con arrivo dopo 186,7 km a Novara. Un avvio che porta con sé un ⁰ valore simbolico per il capoluogo piemontese, che in appena quindici mesi è riuscito a completare una vera e propria “Tripla Corona” ospitando nell’ordine la Grande Partenza del Giro d’Italia 2024, l’arrivo della terza tappa del Tour de France nello stesso anno e ora la tappa inaugurale della Vuelta.

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Il percorso della prima giornata è disegnato per gli sprinter, ma non è del tutto privo di insidie. Dopo la partenza cerimoniale dalla Reggia, la carovana attraverserà Torino in trasferimento, con il suggestivo passaggio sul Po, prima di raggiungere il km 0 e dirigersi verso nord. La prima parte è pianeggiante fino a Ivrea, dove inizierà l’unica vera difficoltà della giornata, l’ascesa verso La Serra, 6,4 km al 5,3% con punte all’8,5%, salita sufficiente a selezionare la fuga e ad assegnare i primi punti della Maglia a Pois. Seguiranno la discesa e un tratto mosso in direzione Biella, con lo sprint intermedio di Valdengo posto a 90,5 km dall’arrivo. Da lì in avanti il gruppo affronterà brevi saliscendi attraverso il biellese e il vercellese, fino all’ingresso in provincia di Novara. L’avvicinamento al traguardo non sarà diretto, ma porterà i corridori a toccare le sponde del Lago Maggiore, scelta che impreziosisce la tappa dal punto di vista paesaggistico e allunga la distanza complessiva. Gli ultimi 30 km, quasi interamente in leggera discesa, si sviluppano lungo rettilinei che favoriranno le squadre decise a tenere chiusa la corsa. Solo negli ultimi mille metri, nel cuore di Novara, alcune curve e rotonde potranno spezzare il ritmo e complicare la preparazione dello sprint. La prima Maglia Rossa, dunque, con tutta probabilità si assegnerà in volata. I due grandi favoriti sono Jasper Philipsen e Mads Pedersen. Il belga della Alpecin-Deceuninck, già dominatore di tante volate negli anni recenti, arriva a questa Vuelta con l’incognita della condizione dopo l’infortunio rimediato al Tour de France. Il quarto posto ottenuto di recente alla Classica di Amburgo lascia intravedere progressi, ma resta da capire se sarà già pronto a reggere lo sforzo di un arrivo di questo livello. Pedersen, invece, sembra attraversare uno dei momenti migliori della carriera. Dopo il trionfo al Giro di Danimarca, il danese della Lidl-Trek si presenta in Piemonte con la sicurezza di chi ha gambe solide e una costanza superiore rispetto a molti rivali. Non ha lo spunto esplosivo di Philipsen, ma proprio per questo parte forse leggermente favorito. Dietro di loro si muove un gruppo di outsider pronti ad approfittare di ogni occasione. Ethan Vernon e Bryan Coquard, già vincitori in stagione, possono inserirsi tra i protagonisti, così come Casper Van Uden, rivelazione del Giro d’Italia con la vittoria di Lecce. L’Italia guarda invece a Elia Viviani, che torna in un Grande Giro dopo più di quattro anni. Il veronese non ha più la velocità bruciante dei suoi anni migliori, ma resta un corridore esperto, capace di sorprendere se ben guidato dal treno della Lotto. Attenzione anche a corridori versatili come Ben Turner, Orluis Aular e Axel Zingle, che hanno già dimostrato di potersi piazzare in arrivi simili, mentre giovani come Madis Mihkels cercano conferme ad alti livelli.

Novara attende così il grande spettacolo che consegnerà la prima Maglia Rossa. Si tratta di un primato che va oltre il semplice risultato sportivo, perché porta con sé prestigio e visibilità, soprattutto in una fase iniziale in cui la classifica generale non è ancora delineata. Per i velocisti sarà una delle pochissime occasioni in questa Vuelta e per questo nessuno vorrà lasciarsela sfuggire.

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