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A metà settembre riapre il Ponte sul Mela: le riflessioni del Sindaco di Barcellona Pinuccio Calabrò 

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A proposito delle ​lezioni di politica (e ingegneria) da Barcellona e Milazzo.

​Per anni, abbiamo assistito a un’epopea degna dei migliori kolossal: politicanti locali che, armati di smartphone e un’inspiegabile sicurezza, facevano dirette sul ponte del Mela.

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Il loro scopo? Semplice: incolpare i sindaci di Barcellona e Milazzo per i ritardi nella ricostruzione, come se avessero la bacchetta magica per far apparire e scomparire i cantieri.

Ed alcuni  cittadini  poveri ingenui, a crederci.

​Hanno trasformato i video in veri e propri “show”, con tanto di puntate speciali, per fare credere che l’unica cosa che mancava fosse la loro eroica pressione. Peccato che, dietro le quinte, la realtà fosse molto meno epica e molto più banale:

1) la Regione finanzia la ricostruzione;

2) il Genio Civile dirige i lavori;

3)  la Città Metropolitana si occupa della viabilità provinciale extraurbana (difatti l’ufficio del genio civile consegnerà alla città metropolitana il ponte ricostruito – alla Città metropolitana- per provvedere all’apertura)

Le competenze, insomma, erano chiare, i Sindaci non hanno alcuna competenza sul cantiere, ma a loro faceva più comodo fingere il contrario.

​La loro strategia? “Prendere per i fondelli la gente con comunicazioni alterate o addirirtua false per ottenere il consenso”. Geniale! Tranne per il piccolo dettaglio che, una volta smascherati, è emersa l’incompetenza e la bugia.

​Ma ora, sorpresa! Il ponte del Mela, nonostante i colpevoli ritardi (la magistratura farà il suo corso) e che per anni ha retto persino, nel silenzio di molti,  alla “burla” del senso unico alternato, con seri rischi per i cittadini data la precarietà strutturale,  verrà finalmente consegnato a metà  settembre.

Senza i loro post, senza le loro accuse.

L’unica cosa che conta è che, dopo il ponte di Calderà (crollato nel 2011 e ricostruito dopo 10 anni nel 2021) e quello sul torrente Patri (ricostruito nel 2024 con un lavoro esemplare fatto di sinergia fra tutti gli enti coinvolti con specifiche competenze), un’altra infrastruttura vitale è al sicuro (tutti ricorderanno le povere vittime del crollo del ponte cicero a mazzarrà Sant’Andrea marzo 1993). E non per merito dei loro “spettacoli”, ma grazie al lavoro, seppur lento,  di chi aveva le giuste competenze.

​A volte, basterebbe un po’ meno show, un po’ più di buon senso e sopratutto rispetto per la verità, forse, per alcuni  è chiedere troppo.

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