Il caldo eccessivo degli ultimi giorni ha costretto un preside di Milazzo a decidere l’uscita anticipata da scuola. Il motivo? Manca l’aria condizionata e alcuni studenti e studentesse sono stati addirittura colti da malori a causa delle temperature troppo elevate raggiunte in classe.

Accade all’istituto “Majorana” di via Tre Monti anche quest’anno una delle prime scuola italiane ad avviare le lezioni con i suoi oltre 1500 iscritti nei vari indirizzi in un trend in netta crescita rispetto agli anni precedenti. Il dirigente scolastico Bruno Castrovinci ha disposto che da domani lunedì 8 sino a venerdi’ 12 settembre le attività didattiche di tutte le classi si svolgeranno dalle 8 alle 12. «La misura si rende necessaria – si legge nella nota -al fine di prevenire eventuali rischi per la salute, in considerazione delle temperature previste superiori alle medie stagionali»
La disposizione è stata adottata a seguito della comunicazione del responsabile del servizio di prevenzione della scuola che ha evidenziato «condizioni climatiche potenzialmente critiche per lo svolgimento in sicurezza delle attività scolastiche». «I docenti in servizio nelle ultime ore della giornata- viene altresì sottolineato – recupereranno le ore non prestate attraverso attività rivolte agli studenti che saranno successivamente calendarizzate e comunicate».
Con l’ondata di caldo anomalo in arrivo, cresce il fronte di chi chiede il rinvio dell’inizio dell’anno scolastico. Il presidente del sindacato degli insegnanti Anief, Marcello Pacifico ha rilanciato la proposta di posticipare l’inizio delle lezioni a ottobre, rievocando il calendario scolastico degli anni Sessanta e Settanta. La proposta sindacale prevedeva uno slittamento di 2-3 settimane dell’avvio dell’anno scolastico 2025/2026, mantenendo invariati i 200 giorni di lezione previsti dalla normativa vigente.
Tuttavia, la richiesta ha incontrato la ferma opposizione degli Uffici scolastici regionali, che preferiscono puntare su investimenti mirati per l’efficientamento energetico e la climatizzazione degli ambienti. Anche la segretaria nazionale della Cisl Scuola ha respinto la proposta, specificando che il calendario regionale tiene conto di molteplici variabili legate all’apprendimento e alle esigenze familiari seguendo la linea del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara .
Il tema dello slittamento della prima campanella è ciclico. Ogni anno qualcuno lo propone, ma nessuno si è mai azzardato a trasformarlo in realtà.
(Giovanni Luca Perrone)



