Egan Bernal torna a esultare in un Grande Giro, conquistando la 16a tappa della Vuelta a España 2025 al termine di una giornata segnata non solo dall’azione sportiva, ma anche da un imprevisto extra-corsa. Il colombiano della Ineos Grenadiers ha infatti regolato in volata Mikel Landa, compagno d’avventura nelle fasi decisive, al termine di una frazione accorciata d’urgenza a causa di una manifestazione che impediva il passaggio della carovana nei km finali. La decisione dell’organizzazione, comunicata quando i battistrada erano già lanciati verso l’ultimo tratto di discesa, ha spostato l’arrivo a 8 km dalla linea originaria, trasformando l’epilogo in una sfida improvvisata e incerta. Il duello tra Bernal e Landa nasceva da lontano. Entrambi si erano mossi dalla fuga di giornata a circa 50 km dalla conclusione, selezionando il drappello di testa sulle rampe dell’Alto del Prado. Con loro resisteva solo il giovane francese Clément Braz-Afonso (Groupama-FDJ), falcidiato però da una foratura che lo ha estromesso da un potenziale podio di prestigio. Ne hanno approfittato i due veterani, che hanno trovato subito l’intesa in discesa per allontanare gli inseguitori, con Brieuc Rolland (Groupama-FDJ) in particolare autore di una grande rimonta che ha rischiato di rimetterli in discussione. Proprio mentre il francese si stava riportando sotto, è arrivata la comunicazione del traguardo anticipato, Bernal e Landa hanno allora gestito lo sforzo fino allo strappo finale, dove la brillantezza del colombiano ha fatto la differenza. Alle loro spalle Rolland si è dovuto accontentare del terzo posto, chiudendo a pochi secondi, mentre Braz-Afonso, nonostante la sfortuna, ha terminato comunque quinto dietro a Nico Denz (Red Bull-Bora-Hansgrohe). L’altro grande sconfitto di giornata è stato Marc Soler (UAE Team Emirates XRG), troppo dispendioso nelle accelerazioni precedenti e incapace di tenere il passo dei migliori nel momento decisivo.

Se davanti la corsa si è giocata tra gli uomini di fuga, nel gruppo dei big la selezione è arrivata soltanto nell’ultima salita utile, trasformata di fatto nell’ascesa conclusiva a causa della neutralizzazione. Qui la Bahrain Victorious ha imposto un ritmo molto alto grazie a Santiago Buitrago e Antonio Tiberi, riducendo il drappello della maglia rossa a una quindicina di corridori. Ne ha fatto le spese Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale), costretto a staccarsi e a cedere terreno in classifica. L’austriaco è stato superato proprio da Giulio Pellizzari (Red Bull-Bora-Hansgrohe), a sua volta in difficoltà ma capace di limitare i danni e chiudere con i migliori. Nulla cambia invece ai vertici della generale con Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike) che resta saldo in maglia rossa con 48 secondi su Joao Almeida (UAE Team Emirates XRG) e 2’38” su Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team). La neutralizzazione ha tolto l’occasione di attacchi negli ultimi chilometri, ma non ha impedito alla corsa di regalare emozioni e un vincitore di grande spessore come Bernal, che torna così a brillare nelle tre settimane.
