A Siracusa, il Consigliere comunale, coordinatore cittadino di FdI, Paolo Romano, è stato aggredito ieri sera da diverse persone, all’uscita Palazzo Vermexio, dove si era tenuta la seduta del civico consesso.
A scatenare la violenta reazione nei confronti del politico potrebbe essere stato il rinvio della decisione del punto all’ordine del giorno relativo al conferimento della benemerenza civica a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, a causa di un’eccezione ai sensi del regolamento, sollevata proprio dal gruppo di Fratelli d’Italia.

Secondo la denuncia di Romano “circa cinquanta persone, che poco prima avevano assistito ai lavori consiliari, ha iniziato ad inveire contro di me al grido di ‘Palestina Libera’, per poi passare ad insulti e minacce con frasi del tipo ‘assassino’, ‘morte ai fascisti’, nonché ulteriori offese personali. Alcuni soggetti hanno inoltre tentato di colpirmi con bastoni e manici di bandiere, mettendo a serio rischio la mia incolumità. Solo il pronto e determinante intervento delle Forze dell’Ordine – che ringrazio vivamente – ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente”.
Subito sono giunte testimonianze di ferma condanna dell’accaduto e sentimenti di solidarietà nei confronti del consigliere da parte del sindaco Francesco Italia, presidente e vicepresidente del Consiglio comunale, Alessandro Di Mauro e Concetta Carbone, oltre che dal commissario regionale di FdI in Sicilia, Luca Sbardella, e dal dall’onorevole Giorgio Assenza, a nome del Gruppo all’Ars di Fratelli d’Italia.
“Desidero esprimere ferma condanna – si legge in una nota del primo cittadino sul sito del Comune – per il grave episodio di violenza che ha coinvolto il consigliere comunale Paolo Romano al termine della seduta consiliare del 9 settembre. Simili comportamenti, oltre a ledere la dignità della persona, rappresentano un attacco inaccettabile alle Istituzioni democratiche e al libero confronto delle idee. A nome mio personale e dell’Amministrazione comunale, esprimo piena solidarietà al consigliere Romano e ribadisco l’impegno a garantire che il dibattito politico e civile a Siracusa si svolga sempre nel rispetto reciproco e nella tutela delle persone. Fin quando farò il Sindaco di questa città – conclude – mi impegnerò per il rispetto e la tutela delle idee e dei punti di vista di tutti. L’aggressione a un Consigliere comunale per le posizioni espresse è inaccettabile e inescusabile”.
Mentre la Presidenza del Consiglio comunale, dopo i ringraziamenti al pronto intervento della DIGOS che ha evitato il peggio, ha voluto stigmatizzare l’atto con la riflessione sul diritto alla libertà di pensiero secondo la quale “episodi del genere non fanno altro che mortificare il ruolo dei rappresentanti dei cittadini e quindi l’essenza del diritto fondamentale di formare ed esprimere liberamente le proprie opinioni, idee e convinzioni”.
Sull’accaduto sono in corso le indagini che accerteranno le specifiche responsabilità penali, ma il grave episodio è destinato a subire già da subito la condanna sociale.



