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Roccavaldina. Chiusa con successo la intensa quattro giorni della Festa dell’Unità

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Un bilancio estremamente positivo per i quattro giorni di dibattiti, confronti, musica e aggregazione della Festa dell’Unità, che si sono tenuti dal 5 all’8 settembre nella suggestiva location di Villa Cappuccini di Roccavaldina.

Tanti gli ospiti di questa edizione 2025, organizzata dal circolo del Partito Democratico Torregrotta – Valle del Niceto e promossa dai Circoli PD della Zona Tirrenica, che si sono confrontati su temi di estreme attualità ed importanza.

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Nella giornata di apertura è stato proiettato “Caronte”, il nuovo film di Nunzio Gringeri, con Giovanni Ciulla, Antonio G. Ciulla e Francesco Mancuso, che, al termine, è stato lo spunto di confronto con il regista sul tema “Identità e rigenerazione: la sostenibilità ambientale come volano di sviluppo dei territori”.

Opportuna riflessione su quanto la tutela dell’ambiente e la rigenerazione dei paesaggi possano fungere da motore per la crescita economica e sociale delle comunità, rafforzando anche l’identità locale e la qualità della vita.  Solo un approccio di questo tipo può realmente promuovere uno sviluppo tale da soddisfare i bisogni attuali senza compromettere quelli delle generazioni future, basandosi sull’equilibrio tra aspetti ambientali, economici e sociali. 

Nei dibattiti organizzati in arena sono stati protagonisti esponenti nazionali e locali del Partito Democratico: l’eurodeputato Peppino Lupo, le parlamentari nazionali Stefania Marino e Giovanna Iacono, il deputato regionale Calogero Leanza, il segretario regionale Anthony Barbagallo e quello provinciale Armando Hyerace ed, in collegamento, l’on. Arturo Scotto, impegnato nelle fasi di pre-imbarco sulla Global Sumud Flottilla. Insieme a loro alcuni esponenti del campo progressista, Antonio De Luca (M5S) ed Alessandra Minniti (Europa Verde).

Nel corso dei confronti, moderati dai componenti della Segreteria Regionale e Provinciale del Partito Democratico, i segretari generali dei maggiori sindacati di Messina hanno parlato di Lavoro, Pace e Sanità pubblica.

Il Segretario Provinciale di CGIL, Pietro Patti, ha posto l’accento  sulla necessità di cambiare il paradigma che il libero mercato governa tutto per risollevare le sorti dell’economia e risolvere la crisi del lavoro.

“Il mondo del lavoro – ha detto Patti – è in continua trasformazione e noi dobbiamo essere in grado di guidare questo cambiamento senza esserne travolti. Rispetto al passato le persone più ricche del mondo non producono più beni o manufatti ma si occupano di internet, big data e scambio e vendita di informazione personali degli utenti. Abbiamo bisogno di regole certe per governare questi processi soprattutto per tutelare cittadini, i consumatori e i lavoratori. La nostra provincia vive una crisi che ormai è diventata strutturale. Ci stiamo trasformando, e velocemente, da produttori a consumatori. Da noi si consuma ciò che viene prodotto altrove. L’economia non può basarsi solo sul terziario ed è per questo che bisogna rilanciare l’industria, ma manca una visione e una strategia locale e nazionale per dare nuovo impulso ai nostri territori. La ZES è stata un’occasione persa poiché da quando il governo Meloni ha istituito quella unica del mezzogiorno ha perso le sue finalità iniziali. La nostra è una provincia con le percentuali più alti di NEET (giovani che non studiano e non lavorano ndr) e con lo spopolamento più alto, soprattutto tra i giovani e le donne. Bisogna cambiare il paradigma che il libero mercato governa tutto. Negli ultimi 30 anni ha prodotto solo precarietà e sfruttamento. I giovani non accettano più di essere sfruttati con bassi salari e lavori a tempo determinato. Sta crescendo una generazione che non conosce il contratto full time a tempo indeterminato. Noi abbiamo il dovere di dare delle risposte rapide e precise a cominciare dall’aumento dei salari. L’italia è lunico Paese europeo in cui i salari sono diminuiti del 3% in 30 anni. Credo che i problemi dei messinesi non verranno risolti dalla costruzione del ponte, anzi, si rischia di rimanere sempre sotto l’ombra di questa opera che per noi non rappresenta una priorità”.

Mentre sull’argomento “Europa, Pace e Mediterraneo: le sfide necessarie” si è confrontato il segretario generale della Cisl Messina Antonino Alibrandi, secondo il quale “La pace non è negoziabile, è un diritto di tutti i popoli e occorre lavorare tutti insieme affinché si risolvano i conflitti in atto che generano ripercussioni negative anche sulle nostre economie e sulla nostra vita quotidiana. È fondamentale che l’Unione Europea e la comunità internazionale intervengano per avere un immediato cessate il fuoco, liberare gli ostaggi e consentire l’apertura di corridoi umanitari per aiutare la popolazione ormai allo stremo, una vera crisi umanitaria”.

Il segretario generale della UIL Messina Ivan Tripodi ha voluto infine soffermarsi sul tema scottante, riguardante la crisi della sanità pubblica, causa della rinuncia alle cure di tanti cittadini.

“Il tema della sanità e, conseguentemente, del diritto costituzionale alla salute dei cittadini – secondo la riflessione di Tripodi – rappresenta, ormai, una drammatica emergenza sociale nei confronti della quale vi sono pesanti responsabilità politiche e istituzionali. Stiamo assistendo ad un gravissimo disegno che punta, sic et simpliciter, allo smantellamento della sanità pubblica e alla sua privatizzazione: si tratta di un progetto nefasto che, come UIL, ostacoleremo con tutte le nostre forze, in quanto mette in discussione il diritto all’assistenza sanitaria gratuita ed universale. Sono enormi le fasce della società che hanno rinunciato a curarsi e che non riescono neanche ad acquistare i farmaci e le medicine salvavita. Il tentativo di demolizione della sanità pubblica è maggiormente visibile nella provincia di Messina, nella quale tutti gli ospedali vivono criticità assurde ed inaccettabili. Nei presidi ospedalieri di Sant’Agata di Militello, Mistretta, Patti, Barcellona, Milazzo, e Taormina, nonché nella sanità territoriale, presso il Policlinico Universitario “Martino” e nelle aziende ospedaliere Papardo e Ircss Piemonte di Messina vi sono gravissime problematiche comuni che, specie nelle strutture periferiche, costituiscono seri pericoli per i cittadini-utenti che rischiano letteralmente la vita a causa dei deficit dei pronto soccorso e dell’assenza di reparti in grado fi fornire la dovuta assistenza sanitaria. Purtroppo, il quadro è drammatico e, a causa delle scelte di politica sanitaria assunte dal governo regionale, carica di ulteriori rischi e responsabilità tutti i lavoratori del mondo della sanità, in primis medici, infermieri e oss, i quali sono quotidianamente in trincea nonostante il concreto rischio di violenze ed aggressioni che condanniamo con forza. Il diritto alla salute gratuito e universale – conclude il segretario – non può essere cancellato e la nostra azione sindacale continuerà senza sosta per rivendicare la necessità di salvare e rilanciare la sanità pubblica”.

Interessante anche l’intervento di Giulia Savoia sul progetto “Città a misura delle donne”, un’iniziativa che punta a supportare le istituzioni con una visione atta a vivere meglio i luoghi cittadini sia in ottica di genere che delle persone, al quale contribuisce il questionario “Verso un atlante di genere” che in questi mesi ha coinvolto cittadine e cittadini.

Le sollecitazioni e gli spunti emersi durante i dibattiti, nonché le criticità rilevate con i sopralluoghi condotti con il segretario Barbagallo, saranno raccolti in un documento politico da inviare ai rappresentanti delle istituzioni, annuncia soddisfatto Nino Portaro, per il quale “i dibattiti di spessore e qualità hanno saputo analizzare le questioni ed individuare proposte e piste di impegno”, che dovranno essere rilanciate nei Circoli e dal direttivo provinciale del Partito Democratico.

Giovanna Riccardo

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