Dopo l’oro di Clio Sottile, prestazioni convincenti per Barbaro, Fazio e Foti. Soddisfazione del maestro Sottile
Amburgo – L’avventura della Tiger’s Den al German Open di Amburgo, appuntamento di grande prestigio internazionale che ha aperto la nuova stagione, si è conclusa con un bilancio estremamente positivo per la squadra guidata dai fratelli Giuseppe e Fabio Sottile. La spedizione siciliana è tornata a casa con una medaglia d’oro e diverse prove convincenti che confermano la crescita costante di un gruppo giovane ma già in grado di competere ad alto livello.

Tra i risultati più significativi spicca quello del cadetto Giuseppe Barbaro, all’esordio nella categoria 41 chilogrammi e senza alcun punto nel ranking. La sua prestazione ha sorpreso tutti: al primo turno è riuscito a battere il numero tre del tabellone, mostrando maturità e carattere nonostante l’inesperienza. Solo al secondo incontro ha dovuto cedere, e lo ha fatto di misura, in un match rimasto aperto fino agli ultimi istanti. Una sconfitta che lascia comunque il segno e che evidenzia un potenziale importante.
Buona anche la prova di Elena Fazio, capace di imporsi con sicurezza nel match d’apertura. La sua corsa si è fermata al secondo turno contro la tedesca Dina Kamandi, atleta di valore e seconda del ranking di gara, ma la giovane siciliana ha saputo tenere il campo con determinazione. Più complicato invece il percorso di Ninitto Perroni, ancora in difficoltà nel confronto con avversari più strutturati fisicamente nella nuova categoria dei 45 chili juniores, e di Elison Russo, penalizzato da un affaticamento muscolare che ne ha limitato il rendimento.
Il livello della competizione si è ulteriormente alzato nella seconda giornata, dedicata alle classi Senior. Qui a distinguersi è stato Peppe Foti, atleta della nazionale, che ha mostrato grande sicurezza e brillantezza. Prima ha superato il danese Sonil Jamshidi, poi si è imposto sullo sloveno Domen Molj, numero quattro del ranking. Solo nei quarti di finale, a un passo dal podio, ha dovuto arrendersi al greco Konstantinos Dimitropulis, dopo due round estremamente tattici ed equilibrati, con il primo concluso sul 2-2. Una sconfitta amara ma che conferma la sua appartenenza all’élite continentale.
In mezzo a queste prove si inserisce anche la medaglia d’oro di Clio Sottile, che ha arricchito il bottino della Tiger’s Den dando ulteriore prestigio alla spedizione. Per la giovane atleta si tratta di un successo importante, che premia il lavoro svolto con costanza e la capacità di gestire appuntamenti internazionali di primo piano.
A tirare le somme è stato il maestro Giuseppe Sottile, che non ha nascosto la soddisfazione per i risultati complessivi della squadra. «Da padre e da allenatore sono entusiasta del successo di Clio – ha spiegato – ma ciò che mi rende più orgoglioso è il livello complessivo che stiamo raggiungendo. I ragazzi lavorano con dedizione, rinunciando a molto mentre i coetanei si concedono le vacanze estive. E anche i genitori sostengono sacrifici economici non indifferenti. Questo percorso è fatto di impegno, viaggi, tornei internazionali e camp di perfezionamento, come quelli di Madrid e Belgrado, che hanno permesso ai nostri atleti di crescere».
Il tecnico ha riservato un pensiero particolare a Foti, autore di una prestazione di spessore: «Peppe ha dimostrato di poter stare tra i migliori d’Europa. Con la giusta determinazione può puntare a realizzare il sogno di ogni atleta, quello olimpico».
