Un viaggio tra mito e spiritualità nella laguna veneta.

La scrittrice Monica Bauletti, nata a Pozzonovo e residente a Montegrotto Terme, torna in libreria con il suo nuovo romanzo “Regina di Fuoco”, una narrazione intensa che fonde thriller esoterico, spiritualità ancestrale e riscrittura del mito in un’opera dal respiro internazionale.
Monica Bauletti, sposata con Nevio Wartbücler e collaboratrice della prestigiosa rivista di letteratura e cultura “Terzo Millennio 2009” diretta dal critico letterario Carmelo Aliberti, vanta già un catalogo di opere apprezzate dalla critica. Tra i suoi successi precedenti spiccano “Attacco agli Illuminati” (2014), un thriller internazionale che esplora i misteri delle società segrete, e “L’amica più preziosa” (2014), definito dalla critica come “una narrazione dinamica e intrigante” che esplora i legami femminili.
Particolare rilievo ha assunto nella sua produzione letteraria “Berta, La leggenda”, romanzo storico che racconta magistralmente la storia della regina Bertha di Savoia e la leggenda di Berta che fila, intimamente legata alla città di Montegrotto Terme. Quest’opera rappresenta un esempio perfetto della capacità dell’autrice di intrecciare storia locale e grande narrazione, caratteristica che ritroviamo amplificata nel nuovo romanzo.
“Regina di Fuoco”: quando il mito incontra la contemporaneità
Il nuovo lavoro di Bauletti si presenta come un romanzo coraggioso e visionario. Al centro della narrazione troviamo Bianca, giornalista e sciamana cresciuta tra Burano e la riserva Cheyenne, una protagonista che vive sospesa tra due mondi, quello occidentale e quello delle tradizioni spirituali native americane.
La trama prende avvio quando un’amica di Bianca viene aggredita dopo lo spettacolo teatrale “Virgilio brucia”, trascinando la protagonista in un’indagine che si rivelerà ben più complessa del previsto. L’autrice costruisce un intrigo che coinvolge un’organizzazione segreta dedita al traffico di opere d’arte e memorie perdute, guidata da una figura enigmatica nota come “Il Custode”.
L’elemento più innovativo del romanzo risiede nell’apparizione visionaria di Didone, la leggendaria regina di Cartagine, che affida a Bianca il compito di riscrivere la sua vera storia, quella cancellata dai poeti e travisata dai secoli. Attraverso questo espediente narrativo, Bauletti affronta uno dei temi più attuali della letteratura contemporanea: la necessità di restituire voce alle figure femminili dimenticate o distorte dalla narrazione maschile dominante.
L’indagine di Bianca si snoda attraverso scenari suggestivi e carichi di simbolismo: dalle nebbie lagunari veneziane alle visioni sciamaniche, dai simboli antichi ai codici musicali nascosti nel dark web. Bauletti dimostra ancora una volta la sua abilità nel creare atmosfere dense e coinvolgenti, dove ogni elemento narrativo concorre a costruire un puzzle che il lettore è chiamato a ricomporre insieme alla protagonista.
“Regina di Fuoco” si configura come molto più di un semplice thriller. L’opera rappresenta un rito di passaggio che coinvolge diversi livelli: quello personale di Bianca, quello della memoria femminile collettiva e quello di tutte le storie che meritano di essere raccontate con una prospettiva rinnovata.
Il romanzo si rivolge a un pubblico ampio: lettori appassionati di narrativa femminile, thriller psicologico, storie visionarie e misteri storici riletti attraverso una lente contemporanea. La scrittura di Bauletti riesce a mantenere l’equilibrio tra accessibilità e profondità, rendendo il libro appetibile sia per chi cerca intrattenimento sia per chi desidera una riflessione più articolata sui temi trattati.
Il romanzo è disponibile su Amazon al link https://amzn.eu/d/0gkXJSK, mentre per chi volesse approfondire la conoscenza dell’autrice e della sua produzione letteraria, il sito ufficiale https://www.monicabauletti.it offre un panorama completo della sua attività culturale.
Con “Regina di Fuoco”, Monica Bauletti conferma la sua maturità narrativa e la capacità di affrontare temi universali attraverso una scrittura che sa essere al contempo locale e cosmopolita, antica e contemporanea. Un’opera che si inserisce a pieno titolo nel panorama della letteratura italiana di qualità, portando il nome di Montegrotto Terme e del territorio veneto sulla scena culturale nazionale.
(FONTE: Riccardo Mortandello, Sindaco della Città di Montegrotto Terme)
