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IL PALISCHERMO nel Museo di Milazzo, Midili “L’OK AD OTTOBRE dopo anni di chiacchiere”

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Da fine luglio scorso e’ stato ottenuto il via libera al discusso trasloco del Palischermo San Tommaso da piazza San Papino all’interno del cortile di pertinenza dell’ex Asilo Calcagno. Il progetto esecutivo finalizzato ad adibire quell’area esterna a sede dell’imbarcazione, ha ricevuto l’autorizzazione paesaggistica della Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Messina, il nulla-osta del Genio civile di Messina e tutti gli altri pareri necessari. L’idea progettuale – che verrà attuata, ancora una volta, con fondi extra-bilancio – nasce per dare seguito razionale allo spostamento del “San Tommaso”, proponendo ai fruitori come elemento portante di tale destinazione proprio il recupero, la tutela e la valorizzazione del Palischermo.

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Quest’area esterna – da sempre in stato di abbandono – sta per concludere la rigenerazione per essere adibita a Museo delle Arti Marinare realizzando una pavimentazione drenante, un impianto di illuminazione per esterni e soprattutto una idonea copertura atta a proteggere la storica imbarcazione.

“Un altro impegno assunto e rispettato – ha ribadito a Sicilia Tabloid il sindaco Pippo Midili -. Il barcone di Piazza San Papino trasloca, recuperato e risistemato, nell’area esterna del Museo delle tradizioni marinare. A breve si concluderà l’iter con la gara per concretizzare il progetto di recupero e di trasferimento del San Tommaso. Al massimo entro metà ottobre la piazza sarà libera per il completamento dei lavori e l’imbarcazione collocata in una sede idonea dopo tantissimi anni di chiacchiere ed incuria”. Il pass è arrivato grazie alle risorse – 335 mila euro – messe a disposizione dal Gac (Gruppo azione costiera); somme che permetteranno non solo lo spostamento del Palischermo San Tommaso da piazza San Papino nell’area esterna dell’ex Asilo nel borgo marinaro di Vaccarella ma anche di rendere funzionali le due sale al piano superiore dell’immobile. Il barcone sarà suddiviso in tre parti attraverso una ditta specializzata, ciascuna di circa 6 metri che verranno contenute da un telaio metallico a supporto per lo spostamento nell’area prevista per essere conservato, mantenuto e visibile all’interno di uno spazio che consentirà la giusta musealizzazione.

In tale contesto il cortile diventerà un museo delle arti marinare esterno a quello già in essere all’interno dell’ex Asilo Calcagno.

In tal senso questa area, che oggi rivede la luce dopo uno stato di abbandono, verrà recuperata realizzando una pavimentazione drenante, un impianto di illuminazione per esterni e soprattutto una copertura per proteggere nel tempo il Palischermo. “Grazie a queste risorse –secondo l’assessore ai Lavori Pubblici Santi Romagnolo – siamo riusciti non solo a salvare l’imbarcazione, così come auspicato da associazioni e cittadini, ma anche a sistemarlo in un sito idoneo a valorizzarne la memoria.

Si è evitato insomma un mero spostamento, ma si sono poste in essere tutte le condizioni affinchè i visitatori del Museo del Mare possano apprezzare quel Palischermo che è stato un riferimento per la pesca del tonno. Della somma ottenuta, solo 82 mila euro saranno impegnate per il recupero e il trasferimento, mentre 152 per la “musealizzazione” che prevede anche una copertura artistica a forma di onda.

Il resto delle somme sono imputate all’allestimento delle due stanze immersive presenti al piano superiore, collaudo, sorveglianza archeologica e altro oneri” conclude il vice sindaco. Ad opporsi nettamente al trasferimento dello storico scafo era stato nel febbraio scorso Legambiente presidio del Tirreno, rappresentato da Pippo Ruggeri, che in una durissima nota rivolta al primo cittadino e agli enti competenti , ricordava i rischi di distruzione legati a uno spostamento e come “oggi a 33 anni di distanza, a Piazza San Papino, vicino alla rotonda, in prossimità del mar di ponente, per l’incuria, il vento, la pioggia e l’indifferenza, e forse anche l’irriconoscenza, il San Tommaso è diventato addirittura un luogo dove buttare i rifiuti, mostrando un comportamento irrispettoso verso un simbolo delle radici marinare della città”.

(Giovanni Luca Perrone)

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