“Buonasera a tutti i miei concittadini e a tutti coloro che mi conoscono.

Voglio condividere con Voi la sentenza emessa oggi pomeriggio che mi vedeva coinvolto in una triste e miserevole storia che non appartiene alla mia educazione ed al mio modo di comportarmi con le persone e in special modo con le donne.
Quanto sopra perchè so che farà piacere a chi mi ama e mi stima e per comunicare che anche domani resterò il Sindaco di Falcone, per servire le anzidette persone.
A tutti coloro che invece hanno tramato per il piacere di arrecare danno in primis alla mia famiglia e subito dopo alla comunità di Falcone, in quanto aspettavano che venissi condannato per essere sospeso dalla carica di Sindaco, mi dispiace ma devono aspettare la prossima sentenza”. Così il primo cittadino di Falcone, l’ingegnere Carmelo Paratore, in una nota dai toni “sarcastici” diffusa ieri sera sui social.
I giudici del Tribunale di Patti hanno condannato ieri il sindaco Carmelo Paratore, 70 anni, al pagamento di una multa di 300 euro, oltre alle spese processuali, perché è stato riconosciuto colpevole del reato di “percosse” nei confronti di un uomo di 57 anni nel corso di un diverbio avvenuto nel febbraio del 2018, durante il quale avrebbe colpito la vittima in viso con uno schiaffo nello studio tecnico privato dello stesso Paratore. Gli stessi giudici, per il medesimo episodio, hanno anche condannato il primo cittadino al risarcimento del danno subito dalla persona percossa con uno schiaffo, costituitasi parte civile. Danno che è stato equitativamente determinato dagli stessi giudici in 300 euro, oltre al diritto della refusione delle spese sostenute per la costituzione e difesa che sono state quantificate dal collegio giudicante in 1.700 euro, oltre accessori di legge. Le motivazioni della sentenza si conosceranno entro i prossimi novanta giorni per poter ricorrere in Appello.
Il primo cittadino è stato invece assolto con la formula «perché il fatto non sussiste», dall’accusa più grave di tentata induzione indebita a dare o promettere utilità mediante prestazioni di natura sessuale, reato contestatogli in qualità di pubblico ufficiale per un caso correlato nell’ambito dello stesso processo. Si chiude così questa vicenda giudiziaria che lo vedeva protagonista. Nello stesso procedimento il sindaco Paratore è stato difeso dagli avvocati Mauro Aquino e Nino Favazzo. Per le parti civili hanno difeso le persone offese gli avvocati Rosanna Sofia e Gaetano Cirella.
(Giovanni Luca Perrone)
