Nella giornata di ieri, venerdì 26 settembre 2025, il Senato Accademico dell’Università degli Studi di Messina in seduta aperta a tutte le associazioni studentesche, in merito alla crisi di Gaza, ha deliberato l’immediata sospensione dell’accordo di collaborazione con la Hebrew University ribadendo la ferma condanna del governo israeliano, (già annunciata nella seduta dello scorso mese di luglio) per la continua violenza e gli abusi di potere nei confronti del popolo palestinese ed il genocidio in atto.

L’accordo quadro con la Hebrew University of Jerusalem è stato sospeso con effetto immediato ed il Senato Accademico si è anche impegnato a non collaborare con Università e centri di ricerca che hanno espressamente dato il proprio supporto e partecipato alle azioni aggressive del Governo israeliano nei confronti della popolazione palestinese.
La domanda nasce spontanea :
“Ma questo atteggiamento non penalizzerà gli studenti israeliani?”
Credo che questa decisione possa solo aiutare i tanti studenti della Hebrew University of Jerusalem a rinforzare la posizione dei tanti studenti israeliani e non che non accetta il genocidio in atto nè le guerre nè le decisioni del governo israeliano. Non dimentichiamo che tanti ragazzi e adulti israeliani hanno palesemente mostrato il loro disappunto alle decisioni del governo israeliano con azioni cariche di significato, dalla partecipazione alla marcia su Gaza a bruciare simbolicamente il documento della chiamata alle armi.
Quali le iniziative dell’Ateneo?
Cosa cambia?
L’Ateneo continuerà a collaborare e avvierà nuove relazioni con istituzioni che appoggeranno gli stessi valori della Università di Messina. Inoltre con il Cemi (Centro Ateneo Migrazione Integrazione Sociale e Comunicazione Interculturale) promuoverà la creazione di corridoi umanitari per studentesse, studenti e docenti palestinesi provenienti dalla Striscia di Gaza.
In risposta a chi pensa e sostiene che ormai l’indifferenza domina, questa volta sono stati gli studenti stessi che hanno dato una bella lezione di umanità e coraggio, un “BASTA” senza urla che ha fatto eco oltre i confini italiani una voce che spero non divida, non discrimini ma rafforzi la sensibilità rendendoci più umani.
(Carmen Trovato)
