Il Tribunale di Patti ha condannato Giovanni Sessa, 46 anni originario di Catania, a 3 anni e 4 mesi di reclusione per la truffa ai danni di un’anziana donna, insieme a due presunti complici, e per lesioni gravi ai danni di un appuntato dei carabinieri, originario di San Filippo del Mela, in servizio alla compagnia di Patti.

Secondo quanto accertato, Sessa, lo scorso 7 maggio con i due “colleghi”, avrebbe inscenato la truffa del finto parente in difficoltà, riuscendo a farsi consegnare da una donna di Patti denaro contante e di numerosi gioielli- anelli, bracciali, orecchini- e di 1.950 euro in contanti. Nel tentativo di sottrarsi all’arresto in flagranza, Sessa si sarebbe poi lanciato in una fuga a bordo di una Fiat Panda, travolgendo l’appuntato dei carabinieri.
Il gup del Tribunale di Patti Eugenio Aliquò, ha disposto la modifica dell’imputazione da lesioni lievi a lesioni gravi, aggravando così il quadro accusatorio nei confronti dell’imputato che ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato. Al termine della discussione, il gup ha emesso la sentenza di condanna, riconoscendo inoltre alla parte civile, difesa dall’avvocato Antonio Siracusa, una provvisionale di 15mila euro, mentre l’ulteriore quantificazione dei danni sarà rimessa al giudizio civile.
Diversa la posizione degli altri due complici imputati, che hanno scelto di sostenere il processo con il rito ordinario: i loro fascicoli sono stati stralciati e il dibattimento proseguirà davanti al Tribunale di Patti.
(Giovanni Luca Perrone)



