Un totale di oltre duecento anni di carcere: 26 condanne e 3 sole assoluzioni. È arrivata poco dopo le 12.30 di ieri la sentenza dei 29 giudizi abbreviati del procedimento “Spice Express” sul maxi traffico di droga nel comprensorio tra Barcellona, Milazzo , a conclusione dell’udienza preliminare tenuta nei mesi scorsi davanti al gup di Messina Salvatore Pugliese.
Le richieste dell’accusa – tre i pm impegnati, i sostituti della Dda di Messina Francesco Massara e Roberto Conte, con la titolare della Procura di Barcellona Veronica De Toni, applicata per questa indagine -, si erano registrate a giugno (28 condanne per un totale di circa 220 anni di carcere), poi era iniziata la lunga serie delle arringhe difensive dei tanti legali impegnati.
Ecco la sentenza : 14 anni per Luigi De Gaetano, 8 anni e mezzo per Caterina Floramo, 18 anni per Emanuele Nastasi “l’americano”, 13 anni per Mariano Foti, 8 anni e 4 mesi per Giuseppe Alosi, 13 anni per Giacomo Oneto, 10 anni per Alexei Rozanov, 10 anni per Ambra Cambria, 10 anni per Filippo Genovese, 6 anni per Alessia Fugazzotto, 15 anni per Giuseppe Maiori, 6 anni per Giovanni Sofia, 6 anni e 8 mesi Alessandro Abbas, 6 anni a Gabriele Abbas, 10 anni per Stefania Antonuccio e Michael Baccarini, 16 anni e 2 mesi per Domenico Cambria, 15 anni e 8 mesi per Giuseppe Maiorana detto “Plin”, un anno e mezzo per Salvatore Biscari, 12 anni Antonio D’Allura, 13 anni a Francesco D’Amico e Gianluca La Cava, 14 anni Luigi De Gaetano, 4 anni Aniello Di Natale, 4 anni e 8 mesi per Ahmed Hamzaoui, 8 anni per Alexey Rozanov, 4 anni e 8 mesi per Efisio Ruggeri, 4 mesi per Nicola Terrizzi.
Assolti invece: Marco Chiavi (l’accusa voleva la condanna a 9 anni e 8 mesi), Alfio Campo e Bartolo Costantino (8 mesi la condanna richiesta).

Gli imputati sono stati difesi dagli avvocati Filippo Barbera, Angela Martelli, Diego Lanza, Gaetano Pino, Fabio Catania, Fabrizio Di Maria, Nino Aloisio, Giuseppe Ciminata, Massimo Marchese. Proprio l’avvocato Diego Lanza, durante le udienze, ha depositato un esposto al giudice su presunte minacce ricevute, attraverso messaggi, da due collaboratori di giustizia. Su questo caso indaga la DDA.
L’operazione “Spice Express” ha svelato un’organizzazione criminale dedita al traffico di droga, che importava sostanze stupefacenti da diverse regioni italiane e dall’estero, tra cui l’Olanda. Il gruppo, operativo dal 2019, si serviva di una rete di spacciatori e fornitori con ruoli ben definiti all’interno del gruppo.
(Giovanni Luca Perrone)
