La sesta giornata del Gir. I di Serie D consegna il primo vero strappo in classifica e accende un campionato finora contraddistinto da grande equilibrio. A prendersi la scena è la Nuova Igea Virtus, protagonista assoluta di un colpo d’autore sul campo del Gela, che vale la vetta solitaria. Dietro, Milazzo e Messina danno segnali di risveglio e riportano entusiasmo nelle rispettive piazze. La sfida del “Presti” di Gela, attesa come il big match della giornata, non ha deluso le aspettative. La Nuova Igea Virtus di mister Marra ha giocato con personalità e carattere, mostrando quella maturità tattica che ne fa la squadra più solida del girone. L’avvio è stato fulmineo: al 16’, Samake ha sbloccato il risultato con un destro preciso al termine di una splendida azione corale. Il Gela, sorpreso e disorientato, non è riuscito a reagire e ha subito anche il raddoppio firmato da Maltese, bravo a sfruttare un contropiede micidiale. Nella ripresa i padroni di casa hanno tentato il tutto per tutto, trovando il gol con Mbakogu, ma la formazione giallorossa ha gestito con freddezza e lucidità, portando a casa un successo prezioso. Con questa vittoria per 2-1, la Nuova Igea Virtus sale a quota 12 punti, staccando di due lunghezze il Gela e il Savoia e mettendo in chiaro le proprie ambizioni. La squadra barcellonese conferma una crescita evidente in tutti i reparti: difesa attenta, centrocampo ordinato e attacco spietato. A far festa è anche il Milazzo, che al “Marco Salmeri” conquista una vittoria meritata e convincente contro l’Athletic Club Palermo. I rossoblù, reduci da prestazioni positive ma sfortunate, hanno trovato la concretezza che finora era mancata. Protagonista assoluto della giornata La Spada, autore di una doppietta che ha trascinato i suoi al successo. Dopo il vantaggio firmato con un destro preciso dal limite, il centravanti milazzese ha chiuso i conti vano il gol di Maurino per gli ospiti. Il 2-1 finale proietta il Milazzo a 9 punti, in piena corsa per la zona playoff, e restituisce fiducia all’ambiente. Tra le note liete del turno anche la prova del Messina, che sul campo dell’Enna ha pareggiato 2-2 al termine di una gara ricca di emozioni. I giallorossi hanno mostrato carattere e determinazione, recuperando un risultato che sembrava compromesso. Dopo il vantaggio iniziale firmato da Aprile, un autogol di Clemente e un rigore di Preknicaj avevano portato i padroni di casa sul 2-1. Nel finale, però, il Messina ha trovato la forza di reagire e di agguantare il pari con una splendida rovesciata di Tesja, che ha fatto esplodere la panchina. Un punto importante per la classifica, che sale così a quota – 5, ma soprattutto per il morale.

Il resto della giornata è stato segnato da grande equilibrio, con ben cinque pareggi a confermare quanto sia livellato il campionato. Il Savoia non è andato oltre l’1-1 sul campo del Sambiase, mancando l’occasione di avvicinarsi alla vetta. Anche il CastrumFavara e la Gelbison si sono divisi la posta con uno 0-0 povero di emozioni, mentre Nissa e Vibonese hanno pareggiato 1-1 in una gara nervosa, condizionata da tre espulsioni. Stesso punteggio tra Acireale e Sancataldese, con i granata che non sono riusciti a difendere il vantaggio iniziale. Torna invece a vincere la Reggina, che al “Granillo” ha superato 2-0 il Ragusa con le reti di Di Grazia e Fomete, rilanciandosi nelle zone alte della classifica. Prima gioia stagionale infine per il Paternò, che ha piegato 1-0 la Vigor Lamezia con una zampata di Ambrogio, ottenendo tre punti fondamentali in chiave salvezza.
Dopo sei giornate, la classifica vede la Nuova Igea Virtus comandare a 12 punti, seguita da Gela e Savoia a 10. Subito dietro, con 9 punti, un gruppo folto composto dove compaiono anche Milazzo, Reggina e Sambiase, mentre il Messina resta ultimo in classifica ma con segnali di crescita.
