Per il lodevole e proficuo risultato, concretamente e magistralmente conseguito, con una strategia comunicativa, imperniata nell’abilità di coniugazione tra cultura specifica della disciplina e negli individuali percorsi curriculari e nella realizzazione di stesure di testi interpretati e articolate in proiezioni singolari della soggettività, nel processo di maturazione della personalità e nell’arricchimento cognitivo, razionale e culturale, ottenuti nell’attività professionale dagli allievi ed evidenziati nella rielaborazione, scritta e sia della realtà oggettiva, sia della loro crescita interiore, sentimentale, razionale e umanistica, sia con il costante dialogo dialettico con l’utenza, Il POETA-PROFESSORE è riuscito nella edificazione di una solida personalità dei discenti.

Intanto, all’insegnamento abbinava una viscerale passione per la lettura, affiancata da una vocazione poetica esemplare, a cui si era aggrappato e che divenne la missione della sua vita. Di fronte al dilagare del male di vivere, egli ritrovò nella “vis poetica” una uscita di sicurezza dagli inganni della vita e i tradimenti della storia, pilotata invisibilmente verso approdi apocalittici che lo amareggiavano molto, in virtù di una raffinatissima sensibilità che lo induceva “naturaliter” a somatizzare con angoscia ogni forma di lamento dell’essere esistenziale, straripante negli interstizi più sotterranei dell’essere, da cui riusciva a riemergere disciogliendo la sua segreta afflizione sull’aureo tabulato della poesia, dove con ritmo annuale andavano a sovrapporsi candidi e affascinanti volumi di poesia, Solo a vederli “ si ristorava il cuore” e un brivido di gioia attraversava la mente e il cuore.
I suoi volumi di versi hanno raggiunto un numero incredibile di lettori, sia nelle scuole, che nelle numerose antologie poetiche specialistiche in Italia e all’estero, dove le sue poesie vennero tradotte in numerose lingue. La sua poesia suscito’ molta attenzione tra i critici più agguerriti, attratti da versi, linguisticamente sempre più limpidi e simmetricamente strutturati, in maniera tale da coinvolgere i lettori con strumenti espressivi apparentemente trasparenti, che pagina dopo pagina, tracciavano metaforicamente i sentieri interiori del poeta, che, in realtà, aveva iniziato un percorso di ascesi dell’anima straziata dall’orrore di vivere in una società che quotidianamente produce morti, in una infinita catena di crudeltà e barbarie tesa a distruggere la creatura umana, per soddisfare la propria crudeltà, la propria febbre di possesso, di successo immediato, di maniacale appagamento sessuale, di sviluppo tecnologico, con cui tende a cancellare l’esistenza di Dio, sfidandolo con le sue conquiste scientifiche.
I grandi poeti di ogni tempo, da Omero, a Virgilio, a Dante Alighieri, a Petrarca, a Tasso, a Foscolo, a Leopardi, a Alessandro Manzoni e, tra i più recenti, si accostò, superandolo, a qualche convergenza col l’ultimo Montale. I veri e grandi poeti, hanno sempre custodito nel tabernacolo del cuore, i semi dei pargoli di Omero, cioè gli eterni valori della vita, che in ogni epoca hanno tracciato il sogno di una società ideale. Dopo secoli di silenzio poetico, Il poeta di Lecco, Lucio Zaniboni con molto generosa umiltà, ha continuato a coltivare il giardino odoroso e variopinto della sua Musa, gli ispira versi di metafisica bellezza, sostenendolo nella sua lotta contro il Male, con una tastiera poetica che, stazione dopo stazione, conduce ogni lettore in un “ Itinerarium mentis in deum”, collocandosi solitario tra la schiera degli uomini Grandi della storia, come S. Agostino, S. Tommaso, Platone, Aristotele, Pascal, Maritaine e altri, onorata con l’assegnazione di molti prestigiosi premi (tra cui quello della Presidenza del Consiglio), Premi alla carriera, anche in Sicilia, attraversando e superando barriere ideologiche, linguistiche e culturali, collocandosi in un’area neutra e non compromissiva con alcun gruppo settario, che lo rese forte di fronte alle trappole di ogni male e regalando all’umanità Un Vangelo poetico in cui brilla, pur tra tante difficoltà, il Vangelo del cuore, che riapre all’uomo perduto la speranza della salvezza terrestre e metafisica.
Pertanto, sarebbe lodevole omaggiare nel modo più adeguato un così Grande e Unico Maestro di vita e di poesia, che ha dato molto alla pacificazione sociale con l’inusitata arma della poesia e della cultura in tutte le sue sfaccettature. Grazie al suo impegno tenace, costante e appassionato e alla sua straordinaria abilità espressiva, Zaniboni ha lasciato un segno indelebile nella letteratura italiana, ispirando lettori, giovani autori e laureandi che hanno sviluppato tesi di laurea prestigiose con il potere della parola. Ciò che ho detto sul Grande e Immenso gigante della cultura, Riteniamo poetica esortare le istituzioni pubbliche ad onorare dovutamente L’Altissimo Lucio Zaniboni.
(Prof. Carmelo Aliberti)
