Dopo la dichiarazione di stato di agitazione, Filcams CGIL Messina, UILTrasporti Messina, FP CGIL Messina e UIL FP Messina annunciano un presidio di tre ore che si terrà domani mercoledì 22 ottobre, dalle ore 14:30 alle 17:30, presso l’ingresso principale dell’Ospedale Papardo di Messina.
La mobilitazione nasce dalle gravi criticità riscontrate nell’appalto dei servizi di ausiliariato interno alla struttura ospedaliera, oggi gestito dalla società GSN.

A seguito del cambio appalto, ai lavoratori e alle lavoratrici ex somministrati è stato applicato un contratto collettivo del settore pulimento/facchinaggio, diverso da quello sanitario adottato nel precedente appalto.
Una scelta – fanno presente le organizzazioni sindacali – che ha peggiorato le condizioni economiche del personale, con perdite in busta paga e ricadute dirette sull’efficienza dei servizi ospedalieri. Questa cattiva gestione si traduce in un evidente peggioramento della qualità dell’assistenza e dei servizi offerti ai ricoverati nella struttura ospedaliera, compromettendo il loro benessere e la sicurezza. Le organizzazioni sindacali hanno più volte chiesto un confronto con l’Azienda Ospedaliera Papardo, senza ricevere alcuna risposta.
Chiediamo – dicono i sindacati – che l’incontro si tenga con urgenza, perché è inaccettabile che su un appalto ospedaliero non si garantiscano condizioni e inquadramenti contrattuali coerenti con la natura del servizio svolto.
“Il capitolato tecnico di affidamento – dichiarano Giuseppe Ragno della Filcams-Cgil Messina e Giovanni Giordano della UilTrasporti Messina – sembra elencare attività chiaramente più riconducibili al CCNL del comparto sanità che a quelle previste dal contratto del pulimento e facchinaggio. Inoltre, il personale continua a lavorare in assoluta continuità rispetto al precedente appalto, svolgendo le stesse mansioni di prima. È inaccettabile ignorare questa realtà.” “Riteniamo – sottolinea Livio Andronico della Uil Fp Messina che l’attuale contratto applicato dalla società aggiudicataria dell’appalto per l’Azienda Ospedaliera Papardo sia un contratto “povero”, che riduce salari e diritti, segnando un evidente passo indietro rispetto a quello precedentemente in vigore per gli stessi lavoratori. La Pubblica Amministrazione non può indire gare al ribasso né accettare contratti che non garantiscano condizioni dignitose per le lavoratrici e i lavoratori. Servono capitolati che salvaguardino la qualità dell’assistenza e delle cure rivolte ai cittadini, senza scaricare i costi sulle spalle del personale.” “L’Ospedale Papardo – aggiunge Antonio Trino della Fp-Cgil Messina – necessita di personale adeguato per la gestione degli ammalati, quindi di ausiliari specializzati. Il rischio – e il nostro dubbio – è che si sia acquistato un servizio che non serve, rinunciando a quello che davvero sarebbe servito per la struttura”.
Le organizzazioni sindacali chiedono che l’Azienda Ospedaliera dia finalmente riscontro formale alle richieste inoltrate e si attivi con immediatezza per la convocazione di un tavolo di confronto.
