15 C
Milazzo

La scuola non si arruola: annullato dal Mim il corso di formazione del 4 novembre

Pubblicato il :

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha annullato il corso che il Cestes insieme all’Osservatorio contro la militarizzazione nelle scuole e nelle Università ha organizzato per il 4 novembre 2025 (Giornata dell’unità nazionale e delle forze armate) con il titolo: “4 novembre la scuola non si arruola”.

Col convegno, l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle Università, intendeva invitare i docenti a tenersi maggiormente informati su ogni tentativo volto a militarizzare la scuola e l’istruzione.

- Advertisement -

Ma a pochi giorni dal suo inizio e a iscrizioni già avvenute di tanti docenti, il Corso non risulta più attivo sulla piattaforma Sofia, per cui non sarà possibile fruire del permesso e dell’accreditamento da parte del Mim.

Cosa significa nella pratica? Significa togliere ai docenti la possibilità di usufruire delle ore di permesso a cui avrebbero diritto.

A tal proposito è corretto mettere nero su bianco le motivazioni ufficiali del Mim: “l’iniziativa ‘La scuola non si arruola’ non appare coerente con le finalità di formazione professionale del personale docente presentando contenuti e finalità estranei agli ambiti formativi riconducibili alle competenze professionali dei docenti, così come definite nel CCNL scuola e nell’Allegato 1 della Direttiva 170/2016.”

Motivazione contestata dall’Osservatorio: “un corso che ha come oggetto un tema estremamente attuale come la guerra e dunque con alto valore educativo verso la pace e nel rifiuto delle armi come soluzione dei conflitti, deve essere al contrario oggetto di dibattito pedagogico, in omaggio anche all’articolo 11 della Costituzione, per cui l’Italia ripudia la guerra. Tuttavia, precisa l’Osservatorio, i legali stanno operando per restituire il diritto alla formazione libera e consapevole ad ogni docente, fornendo “maggiori informazioni e approfondimenti successivamente, dopo le necessarie valutazioni sul percorso da intraprendere”.

Ma c’è di più: il convegno formativo per il personale delle scuole contava già 1300 adesioni quando nella mattina del 31 Ottobre il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha comunicato agli organizzatori, il CESTES (Centro Studi Trasformazioni Economico-Sociali), l’avvio del procedimento di contestazione dei requisiti di accreditamento e sospensione.

Le ragioni addotte dal MIM sono che l’iniziativa formativa è presentata come organizzata dall’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle Università (ente non accreditato al MIM) in collaborazione con il Cestes (ente invece accreditato al MIM) e non viceversa.

Possibile che dietro le motivazioni addotte dal Ministero si nascondono ben altre motivazioni di natura politica?

Ogni iniziativa nelle scuole e nell’università che contesti storicamente la equiparazione tra antisionismo e antisemitismo (in Parlamento hanno depositato una proposta di legge che trasforma le critiche allo Stato di Israele in una minaccia al popolo ebraico punibile con il Codice penale) viene considerata una sorta di minaccia per un Governo complice del Genocidio.

Ogni attenzione e analisi critica verso il sistema militare, gli intrecci tra economia e finanza, la costante denuncia del militarismo e dei militari nelle scuole suona come una sorta di minaccia al Riarmo e ai profitti che deriveranno dalle speculazioni finanziarie attorno alla grande produzione di armi.

Allo stesso tempo si sta verificando l’ennesima e puntuale contrazione degli spazi di libertà e democrazia, per la prima volta si vieta un corso di formazione su tematiche giudicate non formative mentre vengono celebrate pagine nostalgiche e di mero revisionismo storico attraverso le rievocazioni delle guerre mondiali nel secolo scorso. È quindi in serio pericolo la libertà di insegnamento, di apprendimento,

la democrazia se il Ministero cancella dei percorsi formativi e non perde occasione per rispondere con logiche repressive alla solidarietà verso popoli oppressi da cui scaturisce il bisogno di conoscere e studiare?
(Carmen Trovato)

- Advertisement -

Articoli Correlati

- Advertisement -spot_img
- Advertisement 4 -spot_img