15 C
Milazzo

Barcellona piange FRANCO CASSATA, ex Procuratore e Fondatore del MUSEO ETNOANTROPOLOGICO “NELLO CASSATA”

Pubblicato il :

Barcellona Pozzo di Gotto perde una figura storica della città: intorno alle 12.00 di oggi, martedì 4 novembre 2025, ci ha lasciati il giudice Franco Cassata.

- Advertisement -

Figlio di questa terra Cassata è stato magistrato per 42 anni, venendo nominato nel 1971, diventando consigliere d’appello nel 1980 e consigliere di Cassazione nel 1986. Ha regnato la Procura Generale di Messina anche in qualità di membro anziano in diversi periodi (1999, 2004-2005, 2008). Infine l’incarico di Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Messina. Lasciò la magistratura nel marzo 2013, ritirandosi 12 mesi prima della scadenza naturale del suo incarico ministeriale.

Ha fondato il Museo Etnostorico “Nello Cassata” dedicato alla memoria di suo padre, il poeta e storico barcellonese “Nello Cassata”, un museo etnoantropologico generale, considerato per ricchezza e qualità dei reperti uno dei siti etnoantropologici più importanti in Italia, coustodisce circa 20.000 (o 25.000) reperti d’epoca, catalogati e vincolati dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina. L’esposizione è allestita attraverso la ricostruzione di circa 45 antiche botteghe d’arti e mestieri (come calzolaio, sarto, fabbro, ecc.). Queste botteghe ricostruiscono il ciclo del lavoro artigianale con strumenti restaurati e, in molti casi, funzionanti, seguendo i dettami dello studioso siciliano Giuseppe Pitrè. Il museo include anche reperti di archeologia industriale e una raccolta d’epoca di manoscritti musicali e strumenti.

E in queste ore grande è il cordoglio nella città del Longano e in tutto il territorio nei confronti di un uomo e di un magistrato stimato da tanti. Una persona che gli è stato accanto da anni è Nello Sebastiano Bambaci che, in una lunga nota, scrive: “Oggi il dolore ha un nome ed un volto che non dimenticherò mai, il Tuo, giudice caro. Non è facile trovare parole giuste quando si perde una persona cara come te. Ci provo. Oggi è venuta a mancare un’altra delle persone più significative  della mia vita, un uomo che, con la sua passione e la sua grandezza d’animo, ha lasciato un segno profondo nel mio cammino umano e professionale. Oggi ho perso la mia guida, il mio punto di riferimento, un maestro nel senso più nobile e profondo della parola, ho perso un mondo intero fatto di passione, conoscenza, cultura e amore per la nostra terra e le sue radici. Ho avuto il privilegio e l’onore di camminare al suo fianco per quasi 30 anni, fuori e dentro il nostro amato Museo, la sua più grande creatura, insieme alla sua Famiglia. Ogni reperto per lui aveva un’anima e riusciva a raccontarla con una magia ineguagliabile. Questa passione, lui, è riuscito ad infonderla, un pochino, anche in me, l’ho respirata giorno dopo giorno, fino a farla diventare parte di me. Oggi, giorno funesto, porto nel cuore un altro grande dolore, non averti potuto dire che il nostro Museo, presto, spero, tornerà a rivivere. Ma voglio credere che lassù qualche angelo ti  comunicherà che quelle stanze sono tornate a riempirsi di voci e di passi e sarai lì con me, invisibile ma sempre presente a vegliare su tutto. Nel nuovo ente, dove lavoro adesso, quando mi chiedono da dove provenga tutta la passione che metto in tutto ciò che faccio, io, orgoglioso, rispondo: “io vengo dalla scuola Cassata”, che è la scuola di chi ha insegnato che anche una sola cicca di sigaretta a terra deve farci sobbalzare per essere raccolta, perché il rispetto per tutto ciò che ci circonda, fuori e dentro quel museo, si misura nei piccoli gesti. Fra mille aneddoti e gli altrettanti pensieri e ricordi che in questo triste momento affollano la mia mente  mi sovviene questo: durante una visita importante, rivolgendoti con la tua solita calma alla mia collega più elegante in quel momento, le hai chiesto di avvicinarsi con tono molto pacato, lei, orgogliosa, pensando di essere stata scelta per accogliere gli ospiti, si è presto sentita dire…. “pigghia ddà carta”!! Quanta ironia e quanta umanità insieme, quante risate e quanta vita in quei momenti indimenticabili. Erano quelle e tante altre le tue lezioni più belle, quelle che nessun libro ti spiega. Maestro mio, mio amico, mio secondo padre, oggi ti saluto con gli occhi pieni di lacrime e la voce tremante, ma con il cuore colmo di gratitudine per tutti i tuoi insegnamenti. So che anche da lassù continuerai a mugugnare quando qualcosa non andrà come vuoi tu, ma, sappi che noi qui ti sentiremo lo stesso anche senza parole e provvederemo al meglio come sempre. Veglia su di me e su tutti i tuoi cari, ai quali va il mio abbraccio più grande e forte e tutta la mia vicinanza e consolali da lassù perché Uomini come Te non muoiono mai, continuano a vivere nelle opere che hanno creato e nei cuori di chi li ha amati. ARRIVEDERCI MAESTRO!!!”

Il Museo Etnoantropologico e Naturalistico “Domenico Ryolo” e la Società Milazzese di Storia Patria si stringono affettuosamente attorno alla Famiglia Cassata per la scomparsa del Giudice Franco Cassata, infaticabile animatore culturale, anima e cuore pulsante del Museo Etnostorico “Nello Cassata” di Barcellona Pozzo di Gotto.

Non è stata ancora fissata la data dei funerali, vi informeremo nelle prossime ore, probabilmente sarà la Basilica di San Sebastiano la location dell’ultimo saluto.

“Sicilia tabloid” in tutte le sue componenti è vicina alla famiglia di Franco Cassata e porge le più sentite condoglianze.

- Advertisement -

Articoli Correlati

- Advertisement -spot_img
- Advertisement 4 -spot_img