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Barcellona, Domenica ScN gioca d’anticipo e “LANCIA” Scolaro candidato sindaco 

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Dopo aver riunito i due comitati capitanati dalla consigliera Melangela Scolaro (coordinatrice provinciale) e dall’avvocato Giuseppe Sottile, Sud chiama Nord terra’ Domenica 16 novembre, alle 17.30, all’Auditorium Parco Maggiore La Rosa un dibattito sulla sfida “Una marcia in più per Barcellona Pozzo di Gotto”, un “gioco d’anticipo” in vista delle prossime amministrative del maggio 2026.
L’incontro è aperto a tutti e saranno tanti gli spunti di riflessione e di approfondimento sia amministrativi che strettamente politici, con lo sguardo rivolto al futuro, alla costruzione, alla cura, alla responsabilità e a potenziali “alleanze”.
Saranno presenti il leader del movimento Cateno De Luca, il Presidente Laura Castelli, il coordinatore regionale Danilo Lo Giudice, i deputati regionali Matteo Sciotto e Pippo Lombardo.
Parteciperanno anche l’altra componente del coordinamento provinciale Carmen Bruno e il referente cittadino Tindaro Di Pasquale. Il candidato sindaco designato dal leader Cateno De Luca e’ la consigliera Melangela Scolaro, un “peso massimo d’area” annunciato nel comizio show di piazza Caio Duilio a Milazzo, avvenuto lo scorso 26 ottobre, quando l’esponente dell’opposizione salì sul palco al fianco di De Luca per svelare il cartonato rappresentante il primo cittadino Midili con lo slogan “PippoVinci”. Lo stesso all’indomani di questo “siparietto” definì, nel corso di una diretta social, la prescelta Scolaro come una “valletta” salvo poi correggere il tiro affermando che dopo essersi informato si tratta di “una consigliera preparata che tanto ha fatto per Barcellona”.
“Io sono certa che essere convintamente opposizione non debba significare necessariamente vivere in modalità perennemente e aggressivamente “ contro” perché, innanzitutto, in politica come nella vita, bisogna agire per costruire e migliorare- si legge in una nota sui social della Scolaro- .
Io sono certa che essere convintamente opposizione significhi tuttavia nutrire un profondo e intimo convincimento della necessità di stare dall’altra parte, un convincimento che fa parte dell’essere in modo talmente radicale da non potere essere messo in dubbio e da non necessitare di guerre personali.
Insomma, è il modo di intendere le cose a fare la differenza e quando alcuni concetti sono saldamente ancorati non c’è bisogno di gridarli perennemente, perché camminano con te”.
(Giovanni Luca Perrone)

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