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L’Arte Unisce: IL TERZO PARADISO di Pistoletto Rinasce A SANTA LUCIA DEL MELA

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Può l’arte superare le barriere di stile e tecnica? La risposta risuona forte e chiara nelle navate della Chiesa della Madonna dell’Arco a Santa Lucia del Mela, che ospita la mostra collettiva “Artisti per il Terzo Paradiso: visioni del simbolo di Michelangelo Pistoletto”.

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Inaugurata il 21 novembre e curata da Linda Schipani, l’esposizione è un vibrante esempio di come la creatività possa essere un potente veicolo unificatore.

​Il fil rouge dell’intera rassegna è l’iconico simbolo del Terzo Paradiso ideato dal Maestro Michelangelo Pistoletto. Artisti provenienti da ogni angolo d’Italia hanno accettato la sfida di interpretare questo segno universale di connessione, declinandolo attraverso i loro linguaggi artistici più disparati.

​Il contesto concettuale e storico fornito dal Maestro Pistoletto è cruciale per comprendere il significato profondo della mostra. Il suo lavoro ha da sempre mirato a demolire la parete tra arte e vita, rendendo lo spettatore attivo e l’arte un motore di trasformazione sociale e sostenibilità. ​Già con i suoi famosi Quadri Specchianti, Pistoletto aveva inserito lo spettatore e l’ambiente circostante direttamente nell’opera d’arte, utilizzando superfici di acciaio lucidato a specchio (e poi specchi veri). Rompendo la staticità del quadro tradizionale, l’artista ha trasformato l’opera da oggetto statico a evento in continua evoluzione.

​Questo approccio culmina nel simbolo del “Terzo Paradiso”, una riconfigurazione del segno matematico dell’infinito. I tre cerchi rappresentano:

​Primo Cerchio: La Natura (il Paradiso originale, intatto).

​Secondo Cerchio: L’Artificio (il Paradiso artificiale, creato dall’uomo, spesso in opposizione alla natura).

​Terzo Cerchio (al centro): La fusione, il nuovo equilibrio, ovvero il Terzo Paradiso, dove l’umanità si impegna a creare un’armonia tra la natura e la tecnologia.

​Il simbolo è, in sintesi, una proposta per una nuova fase dell’umanità e un invito alla responsabilità globale, legata ai temi della sostenibilità, della rigenerazione urbana e del dialogo tra le culture. Pistoletto ha legato questo progetto alla sua istituzione, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto a Biella, un laboratorio che unisce arte e ogni settore della società per produrre un cambiamento responsabile.

​La mostra di Santa Lucia del Mela offre un vero e proprio viaggio attraverso la contemporaneità. La scultura è splendidamente rappresentata dalle opere di Enzo Currò, Mimma Oteri e Martina Troiano. Istallazioni di blocchi in abete di Mariella Bellantone e Ludovica Sitajoli. La stampa  digitale  trova spazio con  Daniela Gorla. ​Ricca e variegata la sezione dedicata alla pittura, che vede protagonisti nomi come Gregorio Cesareo, Antonio Biviano, Filippo De Mariano, Concetta De Pasquale, Gaetano Grillo, Puccio, Angelo Savasta, Monica Silva, Emilia Telese, Federico Treggiari e Nicola Cisternino. Spiccano inoltre le originali pitto-sculture di Grazia Simeone e Emanuela Magnaghi Mothia, mentre l’espressione inusuale della sartoria artistica è offerta dai lavori di Lia Pascaniuc.

​Vi sono anche  opere fuori catalogo realizzate dalla curatrice Linda Schipani. Tra queste, una in particolare cattura l’attenzione e il cuore: un pezzo creato utilizzando i resti della celebre Venere degli stracci di Pistoletto, andata purtroppo distrutta in un incendio. Un gesto artistico che trasforma la perdita in un simbolo di rinascita e continuità creativa.

​Abbiamo visitato l’esposizione nel pomeriggio di ieri, ad accoglierci Laura Cambria del servizio civile, che ci ha forniti del catalogo della mostra e invitato a vedere le opere della curatrice artistica.

​La mostra rappresenta una tappa imperdibile per gli amanti dell’arte, che non vogliamo ulteriormente spoilerare per lasciare al visitatore la possibilità di scoprire passo passo queste opere, ricordiamo solo che l’esposizione resterà aperta al pubblico fino a domenica 27 novembre, tutti i giorni dalle ore 18:00 alle ore 20:00.

(Loredana Aimi)

 

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