La scomparsa di Ornella Vanoni lascia un vuoto incolmabile tra i suoi affezionati fan: riceviamo e pubblichiamo le sentite parole di una di loro, fatte giungere al nostro giornale.
“Oggi è un giorno triste per me perché è venuta a mancare Ornella Vanoni, donna e artista alla quale sono legati tanti ricordi belli della mia giovinezza, con il sottofondo delle sue sempre emozionanti canzoni.
E il pensiero va alle sue partecipazioni al Festival di Sanremo, che seguivo con mia madre, ricordandola in una delle più belle canzoni scritte per lei da Franco Califano e Umberto Bindi “La musica è finita”.

Una vita travagliata la sua, sofferta per amore e per il conformismo, alla quale non si è mai arresa, ma intensa e piena di speranza e ottimismo, che ha trasmesso a tutti fino alla fine.
La fine della sua storia terrena con la camera ardente al Piccolo Teatro di Milano, dove tutto era iniziato nel ‘53, con la sua iscrizione all’Accademia diretta da Giorgio Strelher, col quale si è accompagnata per un periodo della sua giovinezza.
Poi Gino Paoli, che dà l’iniziò ad una nuova fase della sua vita artistica ma anche privata; Paoli scrive per lei l’indimenticabile “Senza fine”, in assoluto una delle più belle canzoni d’amore.
Te ne sei andata, Ornella (mi permetto di chiamarti per nome), ma come cantavi tu ‘Tristezza per favore vai via’……”.
Le esequie domani alle 14,45 nella chiesa milanese di San Marco a Brera, con la messa animata, su suo espresso desiderio, dal trombettista jez Paolo Fresu, suo amico e collaboratore.



