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L’urlo di Trump terrorizza anche l’occidente

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Da piu di 4 mesi ormai ci stiamo abituando alle super trumpate del mitico tycoon. Ma il grande Donald spaventa, terrorizza tutti, soprattutto i suoi amici occidentali.

Donald Trump, il maestro dell’imprevedibilità che continua a scuotere il mondo con le sue uscite goliardiche, tweet esplosivi e dichiarazioni che sembrano uscire dai vecchi film anni ’70 ’80, le cosiddette “americanate”. Mentre il 2025 vive ancora un clima di incertezze geopolitiche, dall’instabilità economica a tutte le guerre in giro per il mondo, su tutte quelle in Ucraina e nella Striscia di Gaza, c’è un uomo, forse il più potente degli uomini, che invece riesce a regalarci delle chicche da far terrorizzare tutti, come dicevo prima, soprattutto gli amici di sempre, ovvero gli europei. In pochi mesi è riuscito a farci vedere un repertorio impagabile, meglio di un film.

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Partiamo dal Golfo del Messico: può mai essere che si chiami così? Sembra troppo messicano, quindi si dovrà chiamare Golfo d’America, vuoi mettere l’America con il Messico, ecco fatto, un ordine esecutivo e miglior nome mai fu inventato. Mica si consulta con gli organi internazionali! Basta la cartina, un pennarello rosso, un tweet sulla piattaforma dell’amico Elon, ed è subito fatta, per essere chiari, come si dice alle nostre latitudini, “Che ci vorra mai! Basta un colpo di penna”. Intanto stabilisce anche che il 9 febbraio 2025 sia la prima Giornata del Golfo d’America, il “Gulf of America Day”, per celebrare questa grande conquista, festeggiandola in grande stile, probabilmente mangiando tacos al cheesburger (sic!).

Il 14 febbraio, la Casa Bianca ha escluso i giornalisti dell’AP dall’Air Force One e dallo Studio Ovale, accusandoli di “disinformazione” per non aver adottato la nuova denominazione “Golfo d’America” al posto di “Golfo del Messico”.

Ma non finisce qui! Come diceva un grande conduttore nostrano.

Gaza diventa un resort o quantomeno è quello che vien suggerito per la ricostruzione del territorio devastato dai bombardamenti israeliani. Momento alquanto suerreale dove in un video creato con l’intelligenza artificiale si vedeva Gaza trasformata in una sorta di Dubai, spiagge bianche, resort di lusso e turisti felici.

Ma si possono utilizzare questi metodi per parlare di luoghi martoriati dalla guerra, con migliaia di morti?

“Gaza come potrebbe essere se votassero Trump” sono queste le sue parole.

Andiamo alla guerra in Ucraina, prima dichiarava che Zelensky stesse esagerando e che “la pace è praticamente firmata”. Nello stesso momento in Europa si contavano missili, munizioni, profughi, morti, ma tranquilli per superTrump va tutto bene.

E poi arriva l’AUKUS… L’A… che? È un Pokémon, chiede mr Trump. Tutti i diplomatici del mondo e non solo, sanno cosa sia l’AUKUS (patto di sicurezza trilaterale tra Australia, Regno Unito e Stati Uniti, annunciato il 15 settembre 2021), ma non lui, perché ovviamente viene da un altro mondo, stile Star Wars.

Non parliamo della conquista del Canada e della Groenlandia che avremmo bisogno di fare un’altra serie tv.

Ne tantomeno possiamo parlare dei dazi, qui il discorso si fa complesso e poi saranno “dazi nostri”.

“Liberation Day” e i dazi globali annunciati Il 2 aprile, “una delle giornate più importanti della storia americana”.

Neanche il Santo Padre è esente dalla goliardia mediatica trumpiana, “Trump Papa”, Il 3 maggio, Trump ha condiviso un’immagine generata dall’intelligenza artificiale che lo ritraeva come Papa, cosa che ha suscitato indignazione in tutto il mondo, sia tra i cattolici che tra i laici.

Ma quali sono le reazioni dell’occidente?

Confusione, paura, terrore?

Il Presidente francese Macron ha detto che “la priorità dell’America è se stessa”, ma questo potrebbe essere anche normale. Il precedente segretario della NATO, sempre se l’alleanza ancora esiste viste le trumpate continua anche sulla difesa occidentale, Stoltemberg mette in guardia del pericolo che possono correre le truppe statunitensi in giro per il mondo. Tanti governi occidentali credono che gli Stati Uniti siano diventati meno affidabili, cosa che ha un po’ svegliato anche l’Unione Europea con la grande genialata della “ReArm Europe”, quindi aumento delle spese militari dei paesi europei per diventare autonomi dagli Stati Uniti. Ma alla fine, tante cose nel mondo cambiano, tranne Trump che per quattro anni sarà alla guida del paese più potente del mondo e continua a dominare la scena con il suo stile inconfondibile.

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