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Calcio Serie C Playout – Un Messina opaco impatta in casa con il Foggia (0-0)

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Adesso serve un miracolo alla “Zaccheria”

Messina Finisce 0-0 il primo round dei playout tra Messina e Foggia, ma è un pareggio che pesa più sulle spalle dei siciliani, chiamati ora all’impresa in trasferta per restare tra i professionisti. Una partita intensa solo per l’importanza del risultato, ma povera di qualità e mordente. A brillare, più del gioco, è stato il grande pubblico messinese. Oltre settemila i presenti, pronti a spingere i ragazzi di Gatto verso la salvezza. Ma la risposta della squadra è stata timida, scolorita, lontana dalle attese.

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Non è bastata la tensione agonistica a trasformarsi in energia positiva. Il Messina ha sofferto per larghi tratti, impantanandosi nella gabbia preparata con attenzione da Gentile. La formazione biancoscudata è apparsa contratta, lenta nella manovra e con pochi sbocchi offensivi. Le responsabilità della gara, la pressione ambientale e forse la consapevolezza della delicatezza del momento hanno bloccato gambe e testa. Il 3-5-2 di mister Gatto ha faticato a trovare linee di gioco. L’asse centrale ha prodotto poco, Crimi troppo spesso costretto a giocare all’indietro o lateralmente, e senza un costruttore autentico di gioco le punte sono rimaste isolate. Davanti, Luciani si è mosso molto ma ha avuto pochi palloni giocabili. La sua occasione al 76’, però, resta il rimpianto più grande. Servito da Dell’Aquila dopo una bella ripartenza, ha controllato male e calciato peggio, sprecando quella che poteva essere la palla salvezza. Al contrario, il Foggia ha giocato con la mente libera. La squadra pugliese ha interpretato il match con concretezza, badando al sodo, senza fronzoli. Il 3-5-2 di Gentile è stato compatto e generoso, con i due esterni Salines e Zunno (applaudito al suo ritorno a Messina) tra i migliori in campo per corsa, applicazione e qualità nei ribaltamenti di fronte. La difesa ha concesso poco o nulla, aiutata da un centrocampo che ha raddoppiato sistematicamente sulle fasce, impedendo ai messinesi di trovare spazio per cross pericolosi. Pressing alto, aggressività nei duelli, scalate ben fatte e compattezza tra i reparti. Il Foggia ha mostrato di essere più squadra, più reattivo, più lucido. Anche nei momenti in cui il Messina ha provato ad alzare il baricentro (soprattutto dopo l’ingresso di Dell’Aquila), i rossoneri hanno saputo soffrire senza andare nel panico.

Adesso il tempo per le riflessioni è finito. In casa Messina parte una settimana cruciale per preparare il ritorno allo “Zaccheria”, dove i biancoscudati dovranno vincere a tutti i costi. Non ci sono alternative. Il regolamento dei playout, infatti, non prevede supplementari ed in caso di parità complessiva, resta in Serie C chi ha chiuso meglio la stagione regolare, in questo caso il Foggia.

Servirà un altro Messina, capace di scrollarsi di dosso le paure, di giocare con coraggio, idee e determinazione. Il ritorno sarà una finale secca, dove cuore e testa dovranno viaggiare alla stessa velocità. A Foggia si scriverà il verdetto: salvezza o Serie D.

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