Un ritratto celebrativo dell’uomo e del deputato che seppe tessere un legame indissolubile tra la Sicilia e le stanze del potere nazionale.
MESSINA – La Sicilia e l’Italia intera tributano l’ultimo, commosso, omaggio a Ninì Germanà, storico esponente politico messinese, spentosi all’età di 86 anni. La sua scomparsa, pur segnando la fine di una lunga e onorata esistenza, celebra in realtà l’eredità di un uomo che ha incarnato la quintessenza della “politica di popolo”, capace di portare le istanze più profonde del suo territorio fin dentro l’Assemblea Regionale Siciliana e, successivamente, a Montecitorio.

Nato in una famiglia che respirava politica — figlio dell’onorevole Nino Germanà Sr., decano della Democrazia Cristiana regionale — Ninì Germanà non ha semplicemente seguito le orme paterne, ma ha saputo forgiare un percorso personale di eccezionale consenso. La sua ascesa, iniziata con i primi successi consiliari a Messina, culminata con l’esperienza di assessore nella Giunta Merlino, fu il preludio di un impegno politico che non avrebbe conosciuto battute d’arresto.
Il culmine della sua carriera giunse con l’elezione a deputato nazionale nelle fila del Partito Repubblicano Italiano (PRI). Le cronache dell’epoca parlano di un vero e proprio trionfo: Ninì Germanà non solo ottenne un seggio alla Camera, ma registrò un consenso straordinario, superando in termini di preferenze persino il leader storico del partito, Giovanni Spadolini. Un risultato che testimonia la forza del suo carisma e il rapporto fiduciario costruito giorno dopo giorno con i suoi elettori.
L’attività parlamentare di Germanà fu sempre orientata da una bussola sociale e giovanile. Il suo nome è indissolubilmente legato alla promozione delle cooperative giovanili, un progetto lungimirante che, nella provincia di Messina, si tradusse in centinaia di posti di lavoro concreti.
Ma non solo: con la stessa tenacia, si spese in difesa dei ricercatori universitari, battendosi per i loro diritti e riconoscimenti a livello nazionale. Le sue scelte, dettate dalla vicinanza ai bisogni reali e non dalle sole logiche di schieramento, hanno forgiato l’immagine di un politico autentico, rappresentante di un’epoca in cui la passione e il contatto diretto con la gente erano la vera moneta di scambio.
I funerali si sono tenuti oggi domenica 5 ottobre, nella Chiesa Madre della SS. Annunziata a Brolo, e sono stati l’occasione per la comunità per tributare il giusto onore a un figlio della sua terra. Le attestazioni di cordoglio, come quella del Sindaco di Messina, Federico Basile, e del nipote, il Senatore Nino Germanà, confermano l’impatto trasversale e duraturo della sua figura.
Con la dipartita di Ninì Germanà, se ne va un custode della cosiddetta “vecchia politica” nella sua accezione più nobile: un’epoca in cui l’impegno civile era strettamente intrecciato con il territorio. La sua vita politica non è stata solo una carriera, ma un modello di dedizione che resterà un faro per chiunque aspiri a servire le istituzioni con sincero fervore.
