Ci ha lasciato qualche ora fa John Michael Osbourne, per tutti Ozzy, avremmo a breve rilasciato un importante ed estesa biografia dell’artista per la rubrica musicale del nostro giornale ma Ozzy non ci ha più aspettato, del resto ha combattuto tanto, ha realizzato tanto, ha significato tanto, ed ora era tempo di andare… Ve lo presenteremo bene, parleremo bene della sua importanza artistica, musicale, televisiva, culturale e persino sociale ma ci prenderemo tempo per fare le cose bene, perché un personaggio del suo calibro va raccontato bene, anche perché la maggior parte di noi lo conosce per come è sempre stato dato in pasto al pubblico da certa stampa sensazionalistica che già nei lontani anni 70 si cibava di gossip. Al momento ci limiteremo soltanto ad un breve saluto al così detto Principe delle Tenebre, onde evitare di fare l’articoletto copia ed incolla tanto caro a molti colleghi del giornalismo online fieri d’avere esposto accanto alla porta di casa la famosa targa dorata che ti danno assieme alla laurea, quella che inizia con la scritta “Dott.”, quelle cose che stavano tremendamente sulle palle allo zio Ozzy, adorato da milioni di fans proprio per il suo essere puro e genuino, lui era una Cenerentola del mondo della musica, era uno di noi che ce l’ha fatta, ma è rimasto uno di noi…Bambino dislessico, balbuziente e con un grosso deficit dell’attenzione, di famiglia poverissima, a scuola preso in giro dai compagni e malmenato dai professori e dai bulli, sognava in piccolo, sognava solo di trovare del cibo nel piatto ed era attratto dalla musica. La povertà ed il pessimo rapporto con i professori gli fecero lasciare gli studi e d’improvviso Ozzy conobbe l’alcol, i furti ed il lavoro nel mattatoio, dove sviluppò una vera e propria passione per l’uccisione di animali. Era uno sfigato di prim’ordine, un Fantozzi in anticipo sui tempi, bruttarello, goffo e cicciottello che adorava fare scherzi, battute ed imitazioni, gli piaceva tenere banco e far ridere tutti e credetemi il suo grande sogno era avere sufficiente denaro per andare a sbronzarsi al suo pub preferito di Birmingham, questo sogno lo ha accompagnato durante tutta la sua straordinaria carriera mantenendolo di diritto a livello di noi umani, persino all’apice del successo, magari durante un live a Los Angeles, Ozzy, lasciando il palco, sognava solo di tornarsene al suo pub vicino casa…. Quando assieme a Iommy e Butler fondò i Black Sabbath, se ne andava in giro scalzo o con vecchi stivali logori per eccesso di povertà ed indossava una vistosa croce della sua mamma catto-talebana, così unendo quest’immagine pseudo hippy alla musica dura ed oscura dei Sabbath nacque il mito di una band che si occupava di occultismo. Niente di più falso, loro volevano solo suonare del blues più granitico, ma sta cosa delle forze del male e delle sette sataniche che si presentavano ai loro concerti gli fece una gran pubblicità, ed aiutò loro a riempire le sale e successivamente a vendere dischi, colpo di culo…Eccessi di fama = eccessi di denaro = eccessi di eccessi! Droga e alcol, ed ancora droga si impadronirono dei Black Sabbath ed in particolar modo di Ozzy che spinse al massimo la sua natura di casinista tramutandolo in uno straordinario performer con un legame tutto speciale con il pubblico, è l’epoca in cui nascono le camere d’albergo distrutte, televisori che volano fuori dalle finestre, aerei persi, concerti rinviati, incendi, devastazioni, terremoti e cavallette….ma lui era solo il cantante di una nota band in mano all’industria discografica, un vestito troppo stretto per la voglia di libertà e di far casino di Ozzy che alla fine fu licenziato dai Sabbath per essersi addormentato per 2 giorni in una camera d’albergo mancando ad un concerto e scatenando le ire degli altri 3 membri. La morte del padre, il licenziamento dai Black Sabbath e l’arrivo degli anni 80 con diverse esigenze musicali sprofondarono Ozzy in una depressione che sapeva tanto di ceneri della Fenice: Sharon Arden, figlia di un noto produttore discografico vide in lui il cigno nascosto in quel brutto anatroccolo, e vide in lui una montagna di soldi, e vide in lui un futuro marito, e vide in lui una star planetaria, e vide in lui (giuro che è l’ultimo) una montagna di soldi!

Inizia l’era di Ozzy Osbourne: la decade appena trascorsa di enormi successi con i Black Sabbath rappresenta solo l’antipasto di una carriera straordinaria fatta di successi, mega festivals e turnè, episodi epici (testa del pipistrello staccata a morsi), show televisivi e tanto altro che avremo modo di raccontarvi più dettagliatamente, oggi ci fermiamo a salutare questo grande artista e performer, che guarda caso pochi giorni fa ha dato un concerto di addio nella sua città come se sapesse che sarebbe stata questione di giorni.
Racconteremo la sua vita più dettagliatamente in un altro momento, oggi, triste giorno, solo Tanti cari saluti Principe delle Tenebre, che, nonostante la ricchezza, hai sempre sognato di tornare nel tuo pub a sbronzarti con qualche amico, perché sei un buono, un semplice, un puro, e noi ti ringraziamo di questo e di quello che ci hai dato.
(Christian Milone)



