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America’s Cup – Ineos Britannia si ritira dalla 38ª edizione

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Si rompe l’asse con Athena Racing e Ben Ainslie

La notizia è di quelle che scuotono l’intero mondo della vela. Ineos Britannia ha ufficialmente annunciato il ritiro dalla 38ª edizione dell’America’s Cup, ponendo fine a mesi di trattative, tensioni e ipotesi su un possibile accordo con Athena Racing, il team fondato dallo skipper britannico Ben Ainslie. La rinuncia rappresenta un duro colpo per le ambizioni britanniche di conquistare il più antico trofeo sportivo internazionale, e segna la fine, per ora, di uno dei progetti più ambiziosi degli ultimi anni nella vela professionistica. La crisi tra Ineos Britannia e Athena Racing ha radici profonde e si è andata inasprendo negli ultimi sei mesi. Dopo la conclusione della 37ª edizione dell’America’s Cup a Barcellona nel 2024, le due parti avevano avviato negoziati per una nuova alleanza in vista della prossima sfida. L’idea era quella di capitalizzare l’esperienza acquisita, costruire una sinergia tecnica e finanziaria e dare al Regno Unito una concreta chance di vittoria. Tuttavia, secondo quanto dichiarato da Ineos nel comunicato ufficiale diffuso nei giorni scorsi, Athena Racing non sarebbe riuscita a formalizzare l’accordo nei tempi previsti, accumulando un ritardo di oltre sei mesi rispetto alla tabella di marcia originaria. Questo, a detta di Ineos, avrebbe compromesso la preparazione tecnica e logistica per la campagna della 38ª edizione, rendendo inevitabile il ritiro. Il magnate britannico Sir Jim Ratcliffe, fondatore del gruppo Ineos (colosso chimico-industriale con interessi anche nello sport), ha espresso amarezza per la decisione, definendola “una delle più difficili prese finora” nel progetto di America’s Cup. Ratcliffe ha ricordato i progressi compiuti nelle ultime due edizioni e l’ottimo livello raggiunto dall’imbarcazione britannica: “Siamo stati lo sfidante britannico di maggior successo dei tempi moderni, con una barca eccezionalmente veloce. Avevamo capito che avevamo una vera possibilità per la prossima Coppa. Sfortunatamente, l’opportunità è svanita.” Con questa dichiarazione, Ratcliffe ha implicitamente confermato come le divergenze interne e le tempistiche disattese abbiano azzerato le possibilità di Ineos di competere ai massimi livelli.

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Un ruolo chiave nella vicenda è quello di Ben Ainslie, leggenda della vela britannica, già alla guida del team Ineos nelle precedenti edizioni. A gennaio 2025, Ainslie ha annunciato la sua uscita dalla struttura di Ineos per fondare Athena Racing, un nuovo team con visione indipendente ma con il chiaro obiettivo di proseguire la sfida britannica per la Coppa. La rottura tra Ainslie e Ratcliffe, mai ufficialmente commentata nei dettagli, è stata probabilmente causata da divergenze sulla governance del team e sull’organizzazione tecnica. L’uscita di scena di Ainslie ha segnato un punto di non ritorno, senza un’intesa con Athena, Ineos ha perso il proprio leader sportivo e strategico, e il progetto si è lentamente arenato. Athena Racing, dal canto suo, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in risposta alle accuse di Ineos. Tuttavia, il team è atteso ora a una corsa contro il tempo per costruire una sfida autonoma, con l’urgenza di trovare nuovi partner finanziari e completare lo sviluppo dell’imbarcazione. La rinuncia di Ineos Britannia rappresenta un duro colpo anche sul piano simbolico. La Gran Bretagna, patria dell’America’s Cup, il trofeo fu istituito nel 1851 proprio nell’ambito dell’Esposizione Universale di Londra, non è mai riuscita a vincerlo, pur avendo lanciato numerose sfide negli ultimi decenni. Il progetto Ineos era nato con l’obiettivo esplicito di riportare la Coppa a casa dopo oltre 170 anni. Dopo i progressi evidenti mostrati nelle edizioni 2021 e 2024, la sfida sembrava ormai alla portata. La rottura con Athena ha invece riportato il programma a un punto morto, lasciando la vela britannica priva di un rappresentante ufficiale per la prossima edizione.

Con l’uscita di scena di Ineos, l’elenco degli sfidanti subisce un ridimensionamento, ma la competizione resta accesa. Emirates Team New Zealand, detentore del titolo, sarà ancora il team da battere, mentre Luna Rossa Prada Pirelli, American Magic e altri consorzi stanno lavorando a pieno regime per la costruzione delle nuove barche AC75. La finestra temporale per presentare le candidature alla 38ª edizione si chiuderà nei prossimi mesi. Resta da capire se Athena Racing riuscirà a presentarsi come sfidante indipendente, magari con l’appoggio di nuovi sponsor. In caso contrario, il Regno Unito potrebbe rimanere clamorosamente escluso per la prima volta dopo oltre vent’anni.

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