In un ambiente amicale e intimo, quale la libreria Gutenberg di Barcellona, si è svolta nel tardo pomeriggio di ieri, sabato 18 ottobre, la presentazione del romanzo dal titolo: “Imprevedibile destino“ di Alessandra Di Maio, avvocato e mamma in primis, che non ama definirsi scrittrice «perchè lei scrive per se stessa», ha affermato. E ancora: «Sono una donna che si ispira alla vita reale e mi sento vicina agli ultimi, agli emarginati, agli indifesi».

Non si tratta del suo primo libro, in quanto ha scritto diversi racconti per bambini, come anche la vicenda di una bambina che si rende protagonista di bullismo. Questo invece è un romanzo, è la storia di un incontro a tre: l’intreccio di tre personaggi femminili molto diversi fra di loro, agli antipodi, che imparano a riconoscersi nei loro pezzi mancanti, nelle loro fragilità, e giungeranno a fare un qualcosa che da sole non sarebbero riuscite a compiere. Una storia di rinascita dopo un forte evento. Un “canto a tre voci” che racconta il presente, perché realtà è cosi complessa e scivolosa che per raccontarla, l’autrice, ha pensato di farlo moltiplicando i punti di vista… “Perché per capire gli altri, bisogna ascoltare più versioni possibili della stessa storia.”
«Qual è il file rouge dell’intero romanzo?», le chiedo. «Uno sguardo obliquo della realtà che ridefinisce i valori importanti. Un vero e proprio senso di fratellanza che troppo spesso soffochiamo sotto il peso delle nostre preoccupazioni quotidiane ma che fa da collante alle tre protagoniste. Un filo sottile che il destino tesse, come la rete di una ragnatela, dove vicende, eventi tragici, avvolgono e travolgono le tre protagoniste, Cassie, Zelda e Terry, in un vero patto di complicità, aiuto ed amicizia al di là del tempo».
Destinto, fatalità, coincidenze? Questo piccolo dibattito si è instaurato durante la presentazione fra i presenti incuriositi e partecipi e l’autrice, che accompagnata dalla sua dolcissima bimba Cloe, ha risposto con assoluta semplicità: «Per me le coincidenze non esistono, ma vi è un disegno più grande di noi che attraverso segni e sincronicità, ha già delineato, imprevedibilmente, per ciascuno, il proprio destino.
“C’è una speranza nelle storie che racconta?” Non vi resta che leggere il libro, disponible presso la Libreria Gutenberg di Barcellona Pozzo di Gotto.
(Lucilla Anzalone)
