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Barcellona. Consiglio Comunale assente, niente Programma triennale delle opere pubbliche

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Anche stasera fumata nera per l’approvazione del Programma triennale delle opere pubbliche 2025/2027.

Il Consiglio comunale di Barcellona non riesce a raggiungere il numero legale per poter deliberare: ieri ed oggi si discuteva di un argomento molto importante per il futuro della città, perché parliamo di progetti e opere che si programmano nel triennio.

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La seduta del Consiglio Comunale inizia ieri sera 8 maggio alle ore 19:00, in prima convocazione, all’inizio viene raggiunto il numero legale con 13 presenti su 24.

Prima di soffermarsi sul piano triennale delle opere pubbliche, si discute un emendamento alla proposta di delibera che puntava a variare le annualità di un progetto e precisamente l’emendamento dice così: “I lavori di trasformazione del campo di calcio di Fondaconuovo previsti nell’annualità 2025 vengono programmati nell’annualità 2026”, emendamento corredato da tutti i pareri (tecnico, contabile e dell’organo di revisione dei conti) che si doveva prevedere nel 2026 a causa del finanziamento non ancora ottenuto.

Nasce una polemica su questo finanziamento perché a quanto dichiara il Consigliere Tommaso Pino, capogruppo di Forza Italia, esiste già un affidamento risalente a qualche anno fa, per la stessa opera e successivamente afferma: “l’emendamento può anche essere approvato, però di fatto non è una svista, ma non possiamo votare un piano triennale dove ci sono delle opere e dei progetti esecutivi fatti, ridondanti, spendendo i soldi due volte e perdendo soldi dai finanziamenti regionali”. In ogni caso l’emendamento è stato approvato all’unanimità dai 13  consiglieri presenti.

Passati alla discussione sul Piano triennale delle opere pubbliche, prende la parola il consigliere di opposizione David Bongiovanni che evidenzia diverse criticità nella proposta dove alcuni progetti sono stati inseriti erroneamente nella prima annualità piuttosto che nella seconda, soffermandosi soprattutto sul progetto che prevede il rifacimento delle due arterie principali in cui si divide la strada statale quando attraversa Barcellona per un importo di oltre 6 milioni di euro.

A questo punto il dirigente dell’ufficio tecnico riconosce la presenza di errori sulla proposta e quindi il Presidente, Angelo Paride Pino, sospende la seduta per una conferenza dei capigruppo per capire come procedere.

Ma cosa accade al rientro? Manca un consigliere che quindi non permette al civico consesso di raggiungere il numero legale perché sono solo 12 i presenti:  il Presidente rinvia di un’ora la seduta. Nessun altro Consigliere si presenta e quindi anche dopo il rientro non si raggiunge il numero legale per permettere la prosecuzione della seduta che quindi deve essere rinviata al giorno successivo, cioè oggi 9 maggio alle ore 19:00, in seconda convocazione.

La situazione non cambia, anzi peggiora: nonostante in seconda convocazione il numero legale sia di 1/3 dei Consiglieri cioè 8, all’appello ne sono presenti solo 6 (Fabiana Bartolotta, Antonio Mamì, Raffaella Campo per le opposizioni e Tindaro Grasso, Francesco Perdichizzi e Giorgio Catalfamo per la maggioranza).

Alla fine non si riesce a discutere su un argomento importantissimo sia per la città che per l’amministrazione, un atto propedeutico anche per l’approvazione del bilancio di previsione.

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