Dopo diverso tempo, l’amministrazione comunale di Barcellona Pozzo di Gotto è riuscita a risolvere la problematica relativa all’erogazione dei buoni pasto ai dipendenti.
La questione perdurava da oltre un anno ed aveva generato alcune preoccupazioni tra il personale, ma finalmente si è giunti ad una conclusione positiva.
Tutto nasce da un parere del Collegio dei Revisori dei Conti che riteneva illegittima l’erogazione, in considerazione del fatto che il Comune di Barcellona è in una condizione di dissesto economico.
Il superamento di questa impasse è stato determinato da un’iniziativa dell’assessore al Personale, Roberto Molino, che dopo un attento lavoro ha formalizzato una nota ufficiale al Collegio dei Revisori nella quale ha richiamato un parere legale rilasciato dall’avvocato che è stato incaricato di seguire e tutelare l’Ente avverso i ricorsi presentati da alcuni dipendenti comunali.
In particolare, nel parere legale, si invitava il Comune a transigere le controversie con i dipendenti per evitare ulteriori aggravi economici derivanti da potenziali contenziosi.
A seguito di tale parere, anche il Collegio dei Revisori ha espresso parere favorevole, autorizzando di fatto le transazioni e di conseguenza il pagamento dei buoni pasto arretrati e la ripresa regolare dell’erogazione.
Soddisfazione espressa dal sindaco Pinuccio Calabrò e dall’assessore Roberto Molino che affermano: “Esprimiamo la nostra più viva soddisfazione per questa risoluzione che mette finalmente la parola fine a una situazione complessa e delicata. Abbiamo lavorato incessantemente per trovare una soluzione – continuano – che tutelasse sia le legittime aspettative dei nostri dipendenti sia la corretta gestione delle risorse dell’Ente, nel rispetto della normativa vigente. Ringraziamo altresì il Collegio dei Revisori dei Conti – concludono gli amministratori – che ha compreso la delicatezza della questione dando un contributo decisivo che va nella direzione del riconoscimento di una legittima pretesa dei lavoratori scongiurando ipotesi di aggravio di costi per l’Ente”.
