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Bruno Pizzul, addio alla voce storica del calcio italiano

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Il mondo del giornalismo sportivo italiano è in lutto per la scomparsa di Bruno Pizzul, morto all’età di 86 anni all’ospedale di Gorizia. Figura storica della Rai, Pizzul ha raccontato decenni di calcio con la sua voce inconfondibile, diventando il telecronista ufficiale della Nazionale italiana dal 1986 al 2002.

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Nato a Cormòns (Udine) l’8 marzo 1938, Pizzul si era avvicinato al calcio giocato, militando in squadre come Pro Gorizia, Catania, Udinese e Sassari Torres. La sua carriera da calciatore, però, fu interrotta da un infortunio al ginocchio. Decise quindi di laurearsi in Giurisprudenza e tentare il concorso in Rai, che vinse nel 1969. Il suo debutto come telecronista avvenne con Juventus-Bologna, spareggio di Coppa Italia del 1970.

Dal 1986 divenne la voce ufficiale delle partite della Nazionale, raccontando cinque Mondiali e quattro Europei. Indimenticabili le sue telecronache di eventi come la finale di Italia ’90, la finale di USA ’94, con il rigore sbagliato da Roberto Baggio, e l’Europeo del 2000, con la sconfitta dell’Italia contro la Francia. Tra le sue telecronache più difficili, quella della strage dell’Heysel nel 1985, evento che segnò profondamente il mondo del calcio.

Bruno Pizzul non fu solo un grande giornalista sportivo, ma ebbe anche incursioni nel mondo del cinema. Interpretò sé stesso nel film “L’arbitro” (1974) e apparve in “Fantozzi – Il ritorno” (1996). Prestò la sua voce a diversi progetti, tra cui il film “San Gennaro” (2004) e il doppiaggio di un cronista sportivo in “Pelé” (2014).

La scomparsa di Pizzul ha generato un’ondata di commozione. Giornalisti, calciatori e tifosi lo ricordano con affetto. Enrico Varriale ha dichiarato: “Un grande dolore per chi è cresciuto con la sua voce inconfondibile.” Gianluca Di Marzio ha scritto: “Sei stato un maestro per chi ha voluto fare del calcio una professione.”

Bruno Pizzul lascia un’impronta indelebile nella storia del giornalismo sportivo italiano. Con la sua eleganza, sobrietà e competenza, ha raccontato il calcio con passione e professionalità.

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