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Calcio – Nuova Igea Virtus, riparte la costruzione

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Idee chiare, lavoro silenzioso e voglia di riscatto

Barcellona Pozzo di Gotto – C’è un’aria nuova che si respira intorno alla Nuova Igea Virtus. Un fermento discreto, ma reale. Dopo un’annata complessa e piena di incognite, il club di Barcellona Pozzo di Gotto si è rimesso in moto, deciso a voltare pagina e a scrivere un capitolo diverso, più ambizioso, più solido, più coerente con la sua storia e la sua piazza.

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Non ci sono annunci roboanti, né proclami fuori misura. Ma il lavoro, quello vero, è già iniziato. E parte da un principio semplice: ricostruire. Non solo una squadra, ma un’identità. Non solo un organigramma, ma un rapporto con la città. Il primo passo, oggi, è rappresentato dalla scelta del direttore sportivo. Una figura chiave, strategica, da cui dipenderanno molte delle decisioni tecniche e gestionali dei prossimi mesi.

“Il nostro obiettivo è riaccendere la passione e l’orgoglio calcistico di questa città”, ha dichiarato il presidente Massimo Italiano, tracciando la rotta con parole chiare. “Stiamo valutando con attenzione diversi profili per individuare un direttore sportivo capace di portarci competenza, visione e serietà. Vogliamo costruire un progetto strutturato, che abbia fondamenta forti tanto a livello tecnico quanto societario.”

Nessun nome è ancora trapelato, ma è evidente che la dirigenza stia cercando una figura che non sia solo un uomo di mercato, ma un vero architetto di squadra. Qualcuno che conosca il territorio, che sappia dialogare con l’allenatore, ma anche con lo spogliatoio, con i giovani, con i tifosi. La società ha deciso di non cedere alle tentazioni dell’improvvisazione o del clamore, ma di agire con misura e consapevolezza. Perché la vera sfida, adesso, non è solo tecnica o sportiva. L’Igea Virtus, negli anni, ha rappresentato molto più di una semplice squadra di calcio per Barcellona Pozzo di Gotto. È stata un simbolo di appartenenza, un punto di incontro generazionale, una bandiera da difendere ogni domenica. Oggi, quel legame va ricostruito. Con i fatti. Con la trasparenza. Con la partecipazione.

Il presidente è stato esplicito: “Il progetto ha bisogno del sostegno di tutti. Della gente, degli imprenditori locali, delle istituzioni. Perché un club che vuole crescere deve essere espressione del suo territorio, deve camminare insieme alla sua comunità. Serve una tifoseria coinvolta, presente, ma anche una rete di supporto economico e morale che consenta alla società di pianificare e investire senza rincorrere emergenze.”

La scelta del direttore sportivo sarà solo il primo tassello. Poi toccherà all’allenatore, allo staff, alla rosa. Ma prima ancora delle firme, ci sarà bisogno di idee. Di una filosofia condivisa. Di un’identità tecnica riconoscibile. La Nuova Igea Virtus non vuole costruire una squadra “a tempo”, pronta solo per una stagione. Vuole strutturarsi, radicarsi, formare. E in questo senso, il rilancio del settore giovanile sarà una delle priorità.

L’Igea Virtus è ripartita. In silenzio, con umiltà, ma anche con la determinazione di chi ha ben presente la propria missione. Il tempo delle parole passerà presto la palla ai fatti. E allora, toccherà al campo. Ma intanto, dietro le quinte, si lavora. Perché il calcio, a Barcellona Pozzo di Gotto, non è mai stato solo un gioco: è orgoglio, passione e identità.

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