20.2 C
Milazzo

Ciclismo – Al Tour of the Alps 2025 il primo squillo azzurro. Tappa a Giulio Ciccone

Pubblicato il :

San Lorenzo Dorsino (TN) – Quando l’aria di primavera si fa rarefatta tra le cime alpine e le salite iniziano a fare selezione, Giulio Ciccone sa ritrovare il suo miglior volto. Il corridore della Lidl-Trek, alla sua ottava stagione da professionista, ha colto oggi una vittoria significativa nella prima tappa del Tour of the Alps 2025, un anello di 148,5 chilometri con partenza e arrivo a San Lorenzo Dorsino, località trentina incastonata tra il Brenta e il lago di Molveno. Una tappa dal profilo nervoso, disegnata per testare le gambe e le ambizioni dei pretendenti alla classifica generale. Ciccone ha avuto la meglio in uno sprint ristretto, precedendo Felix Gall e Paul Seixas, entrambi della Decathlon AG2R La Mondiale. Con questo successo, l’abruzzese conquista anche la Maglia Verde Melinda di leader della generale, in una giornata segnata però da un episodio curioso. Infatti la sua esultanza, con il consueto lancio degli occhiali, gli è costata una multa e la perdita di 15 punti UCI.

- Advertisement -

Il Tour of the Alps si è aperto con un momento di silenzio in memoria di Papa Francesco, scomparso nelle ore precedenti. Il gruppo ha onorato la memoria del Pontefice prima di immergersi in una tappa dinamica, con salite e discese continue, adatte agli attaccanti ma insidiose anche per chi punta alla classifica. La prima fuga prende corpo dopo pochi chilometri grazie all’iniziativa di Davide Bais, beniamino di casa della Eolo-Kometa, AJ August (Visma-Lease a Bike) e Finlay Pickering (Groupama-FDJ). Il loro vantaggio raggiunge i 4’30” al chilometro 40, con il britannico Pickering che si mette in luce sul Passo Campo Carlo Magno, primo GPM di giornata. Ma il gruppo non concede troppo spazio. La Lidl-Trek, con l’appoggio saltuario di Ineos e Jayco, gestisce con disciplina lo svantaggio. Sulla salita del Passo Durone, il plotone si avvicina progressivamente, annullando definitivamente la fuga a poco meno di 30 chilometri dal traguardo. Nel tratto più duro del finale, Jefferson Cepeda tenta la sortita, approfittando di un momento di rallentamento. L’ecuadoriano della Caja Rural guadagna una manciata di secondi, ma viene riassorbito a 10 km dalla linea d’arrivo. Il gruppo di testa, ridotto a circa 25 unità, prepara la volata in salita, con Mattia Bais che tenta un colpo a sorpresa a 2 km dalla conclusione, animato dalla voglia di far bene sulle strade di casa. Tentativo generoso, ma vano. La scena è pronta per il gran finale. A 300 metri dal traguardo, Ciccone prende in mano la situazione e parte deciso, controlla con esperienza il ritorno di Gall e sprinta con lucidità fino al traguardo, tagliandolo per primo con un’esultanza rabbiosa, liberatoria, da veterano che sa quando colpire.

“Ho voluto fortemente questa vittoria – ha dichiarato il corridore di Chieti – perché venivo da settimane di lavoro intenso. La squadra ha creduto in me e ha fatto un lavoro fantastico. Questo Tour of the Alps è fondamentale in vista del Giro.”

Se l’arrivo ha sorriso a Ciccone, la sua esultanza ha però sollevato una questione regolamentare. Il lancio degli occhiali, gesto iconico che lo accompagna da anni, è stato sanzionato dalla giuria in base all’articolo 2.12.007 punto 8.3 del regolamento UCI: comportamento pericoloso per l’ambiente e per gli altri corridori. Fortunatamente per lui, nessun cartellino giallo, ma il gesto non potrà essere ripetuto nei prossimi giorni, pena una possibile esclusione dalla corsa. Un richiamo che pone l’accento su quanto le celebrazioni vadano calibrate anche nel ciclismo moderno.

Se la vittoria di Ciccone era attesa, il terzo posto di Paul Seixas è stata la vera sorpresa di giornata. Il giovane transalpino della Decathlon AG2R La Mondiale, classe 2006, ha corso con maturità sorprendente, reggendo il ritmo dei migliori nelle fasi decisive e conquistando il primo podio in una corsa ProSeries. “Il finale era durissimo, ma mi sentivo bene – ha raccontato Seixas – Non ho forzato troppo sulla penultima salita, sapevo che tutto si sarebbe deciso nel finale. Ho solo 18 anni, quindi salire su questo podio è incredibile. È la conferma che il lavoro paga.”

Domani il Tour of the Alps propone la seconda tappa da Laives a Auer (Ora), 190 km con dislivello superiore ai 2700 metri. Saranno ancora le salite a fare selezione, ma la distanza potrebbe favorire colpi da lontano. Ciccone parte in maglia verde e con il morale alle stelle, ma dovrà guardarsi dagli attacchi di Gall, Seixas, Storer e dei tanti outsider ancora nascosti.

- Advertisement -

Articoli Correlati

- Advertisement -spot_img
- Advertisement 4 -spot_img