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Ciclismo Giro d’Italia 2025 – Roglic contro Ayuso, ma dietro è caccia aperta alla Maglia Rosa

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Il Giro d’Italia 2025 si avvicina con il suo carico di attese, sogni e pronostici. La corsa rosa prenderà il via domani da Durazzo, in Albania, per concludersi il 1° Giugno a Roma, con la consueta ed iconica premiazione sullo sfondo del Colosseo. In palio, non ci saranno solo la maglia Rosa, ma anche l’ambitissimo “Trofeo Senza Fine”, destinato a chi saprà gestire meglio di tutti le tre settimane di fatica, strategia e spettacolo.

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Trofeo Senza Fine

I riflettori sono puntati principalmente su due grandi nomi: Primoz Roglic e Juan Ayuso. Lo sloveno, già vincitore del Giro nel 2023, oltre che trionfatore in quattro Vuelta a Espana, parte come l’uomo da battere. La sua esperienza, la capacità di prepararsi al meglio per gli appuntamenti chiave e la forza della squadra che avrà al suo fianco, tra cui Jai Hindley e Daniel  Felipe Martinez, lo rendono il favorito numero uno. Roglic ha inoltre avuto la meglio nello scontro diretto con Ayuso alla recente Volta a Catalunya, a testimonianza di una condizione già ottimale. Dal canto suo, Ayuso arriva al via con grandi ambizioni. Dopo due Vuelta chiuse nei primi quattro e una sfortunata esperienza al Tour de France, il talento spagnolo della UAE Team Emirates XRG si presenta per la prima volta al via del Giro con l’obiettivo dichiarato di vincerlo. Il successo alla Tirreno-Adriatico e la competitività mostrata in Catalogna suggeriscono che il classe 2002 sia pronto a raccogliere la pesante eredità lasciata da Tadej Pogacar. Con lui, una squadra forte e ben assortita che comprende anche Adam Yates, Jay Vine, Brandon McNulty e Isaac Del Toro, in grado di creare numerose opzioni tattiche.

Alle spalle dei due principali favoriti, la lotta per il podio è più che mai incerta e aperta a diversi scenari. Corridori esperti come Mikel Landa e Richard Carapaz proveranno a dire la loro. Il primo, ormai una certezza nelle corse a tappe, continua a mostrare solidità e affidabilità. Il secondo, dopo qualche stagione in chiaroscuro, arriva al Giro con una preparazione mirata e un quarto posto alla scorsa Vuelta che lascia ben sperare. Ma l’attenzione si concentra anche sui giovani emergenti, a partire da Antonio Tiberi, miglior italiano nella scorsa edizione con il suo quinto posto e deciso a salire sul podio. Il ciociaro, supportato da Caruso e Pello Bilbao, potrà contare su due cronometro favorevoli alle sue caratteristiche. Anche Thymen Arensman, reduce da risultati solidi e regolari, sogna un piazzamento di rilievo. La Ineos Grenadiers punterà anche su Egan Bernal, che sembra finalmente in ripresa dopo il terribile incidente del 2022. L’idea che il colombiano possa tornare competitivo è affascinante e aggiunge una dimensione emotiva alla corsa.

Tra le sorprese, occhio a Michael Storer e Derek Gee, due corridori provenienti da squadre Professional che hanno mostrato grande regolarità in questa prima parte di stagione. Storer ha vinto il Tour of the Alps, Gee ha impressionato per continuità e maturità. Entrambi potrebbero inserirsi nella lotta per un piazzamento di rilievo se riusciranno a gestire le tre settimane con intelligenza. David Gaudu e Simon Yates, pur non arrivando al Giro nella miglior forma possibile, restano due nomi da non sottovalutare. Lo scalatore francese ha avuto problemi fisici ma spera di crescere nella seconda parte della corsa. L’inglese, reduce da un 2024 poco brillante, ha comunque l’esperienza per sorprendere se ritroverà brillantezza e costanza.

Tra gli outsider più intriganti spiccano Giulio Ciccone e Tom Pidcock. L’abruzzese sembra finalmente arrivato al via senza intoppi e con una condizione eccellente, mentre il britannico, ha tutte le carte in regola per ambire a un buon risultato. Per entrambi, la sfida sarà mantenere la regolarità anche nelle tappe più dure. Anche Movistar, Team Picnic PostNL e XDS Astana schiereranno formazioni competitive. Einer Rubio e Nairo Quintana cercheranno di portare in alto i colori della squadra spagnola, mentre Romain Bardet, alla sua ultima apparizione in un Grande Giro, proverà a chiudere la carriera con un successo di tappa. In casa Astana, Fortunato e Poels potrebbero alternarsi tra ambizioni di classifica e caccia alle tappe. Infine, non mancano i nomi meno altisonanti ma comunque ambiziosi, come Chris Harper per la Jayco AlUla, Davide Piganzoli per la Polti VisitMalta o Luca Covili per la VF Group Bardiani-CSF Faizanè, in una rosa che include anche il giovane esordiente Alessandro Pinarello.

Il Giro d’Italia 2025 si preannuncia quindi come una corsa avvincente e ricca di intrecci tattici, in cui il duello tra Roglic e Ayuso rappresenta la narrazione principale, ma attorno alla quale si muoveranno tanti altri protagonisti pronti a scrivere pagine importanti. Come sempre, sarà la strada a parlare. E a sorprendere.

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