Il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto ha accolto il ricorso presentato dalla CISL FP Messina, rappresentata dall’avvocato Salvatore Irrera, contro il Comune di Merì, riconoscendo la condotta antisindacale dell’amministrazione comunale. La vicenda trae origine dall’esclusione ingiustificata della CISL FP dalla riunione della delegazione trattante comunale, inizialmente fissata per il 17 ottobre 2025 e successivamente anticipata al 15 ottobre 2025 su richiesta della CGIL. La CISL FP, impossibilitata a partecipare alla nuova data, aveva richiesto il rinvio dell’incontro, senza tuttavia ricevere alcuna risposta da parte dell’amministrazione. Tale comportamento è stato ritenuto dal Tribunale “lesivo dei diritti sindacali” e configurante una chiara disparità di trattamento rispetto alla CGIL, alla quale in precedenza era stato concesso un rinvio analogo.

Nella sua decisione, il Tribunale ha sottolineato come il comportamento del Comune abbia limitato le prerogative sindacali della CISL FP, compromettendo l’effettivo esercizio del ruolo sindacale e violando i principi di trasparenza e parità di trattamento che devono caratterizzare la contrattazione decentrata. Per questi motivi, il verbale della riunione del 15 ottobre 2025 è stato dichiarato privo di efficacia.
Il giudice ha ordinato al Comune di Merì di riconvocare tutte le delegazioni sindacali per avviare nuovamente le trattative relative al Contratto Decentrato Integrativo – parte economica 2025. L’ente è stato inoltre condannato al pagamento delle spese legali, quantificate in euro 1.752,00, oltre a rimborso spese generali, IVA e CPA. Il decreto è immediatamente esecutivo.
“La decisione del Tribunale – dichiarano la Segretaria Generale della CISL FP Messina, Giovanna Bicchieri, e il Responsabile Territoriale, Maurizio Giliberto – conferma la correttezza della nostra azione e ribadisce l’importanza del rispetto delle regole e della parità di trattamento nelle relazioni sindacali. Continueremo a vigilare affinché i diritti dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali siano sempre tutelati e garantiti nel pieno rispetto della trasparenza e della legalità.”
A mettere nero su bianco il proprio sdegno anche “Evoluzione Civica-Meri'” che parla di “Vergogna amministrativa”.
“Come Gruppo Consiliare di Opposizione, esprimiamo il nostro netto e totale disappunto per la gravissima condotta che ha portato il Comune di Merì a essere condannato dal Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto per comportamento antisindacale- scrivono in una nota i consiglieri Rossana Alleruzzo (capogruppo) e Marco Raffa affiancato dall’ex assessore Carmelo Arcoraci-.
Una condotta, che il Tribunale ha ritenuto “lesiva dei diritti sindacali” e violazione della parità di trattamento, un atto che mina la trasparenza e la legalità all’interno dell’ente. Un comportamento irrispettoso delle regole”.
“L’incuria e l’arroganza di questa Amministrazione Bonansinga potrebbero ricadere in termini economici sulla comunità: il Comune è stato infatti condannato al pagamento di € 1.752,00 di spese legali (oltre accessori).
Lo diciamo forte e chiaro- concludono- : vigileremo con ogni mezzo affinché le spese generate da questa condotta ingiustificabile non debbano ricadere sui cittadini incolpevoli di Merì! Pretenderemo chiarezza su chi pagherà per questo errore e che vengano garantiti il pieno rispetto delle prerogative sindacali e i diritti di tutti gli impiegati”.



